Petunia, una bulldog francese, è stata incoronata il “Cane più brutto del mondo”. La sua storia unica celebra la bellezza che va oltre le apparenze e l’adozione
Scordatevi i pedigree perfetti e le passerelle glamour, a Santa Rosa, California, l’eleganza non conta, anzi, è il contrario! Venerdì, in un evento che celebra l’unicità e la bellezza atipica, Petunia, una bulldog francese, è stata incoronata “Cane più brutto del mondo”.
Un titolo che la sua proprietaria, Shannon Nyman, sfoggia con orgoglio, definendo la sua compagna a quattro zampe una “coccolatrice di livello mondiale”. La storia di Petunia è un inno alla diversità e alla gioia che si può trovare in ogni amico a quattro zampe, al di là delle apparenze.
I giudici, con un tocco di umorismo, hanno descritto Petunia come un mix inusuale e irresistibile: “un mix tra un bulldog, un pipistrello e Yoda“. Le sue caratteristiche, dalle pieghe della pelle alle espressioni del muso, l’hanno resa la candidata perfetta per un titolo che, paradossalmente, la rende una star. Ma attenzione, l’obiettivo del concorso non è affatto ridicolizzare questi amici pelosi.
Gli organizzatori, infatti, sottolineano con forza come la competizione voglia mettere in mostra la gioia e il carattere unico che si possono trovare proprio nei cani che non rientrano negli standard estetici tradizionali. È un inno all’amore incondizionato che solo un animale può dare, e un invito a guardare oltre le prime impressioni.
Fama, soldi e un messaggio importante sull’adozione
Grazie a questa vittoria inaspettata, Petunia e Shannon Nyman non solo si sono portate a casa un premio in denaro di ben 5.000 dollari (circa 4.300 euro), ma avranno anche l’opportunità di apparire nel famoso programma americano ‘Today Show’ sul canale NBC. Una vetrina di rilievo che darà a Petunia una visibilità nazionale e, si spera, anche internazionale.
Oltre alla fama e al denaro, l’organizzazione del concorso promuove un messaggio fondamentale e di grande attualità. L’importanza dell’adozione di cani, anziché l’acquisto da allevatori. Molti dei partecipanti, infatti, provenivano da rifugi per animali o erano stati scartati dagli allevatori proprio a causa del loro aspetto non “perfetto”.
Petunia, con la sua unicità e il suo nuovo status di “cane più brutto del mondo”, è diventata un simbolo vivente di questa nobile causa, portando sotto i riflettori non solo la sua simpatia contagiosa, ma anche il valore inestimabile di dare una seconda possibilità a un animale meno fortunato.
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La sua storia dimostra che la vera bellezza risiede nel carattere, nell’amore e nella gioia che questi amici pelosi sanno donare. E diciamocelo, chi non vorrebbe una “coccolatrice di livello mondiale” come lei?
