Gli Stati Generali della Cultura di Fratelli d’Italia a Firenze si sono trasformati in un palcoscenico di polemiche e rivendicazioni, con il ministro della Cultura, Giuli, che ha lanciato un affondo contro la sinistra. “Avevano intellettuali, li hanno persi”, ha dichiarato il ministro, accusando l’opposizione di aver abbandonato il campo della cultura alta per rifugiarsi nel “mondo dei comici”.

Una frecciata diretta all’attore Elio Germano, reo di aver criticato le politiche culturali del governo, che ha innescato una reazione a catena nel mondo dello spettacolo e della cultura.
D’annunzio, gentile e la “minoranza rumorosa”: Giuli accende il dibattito
Davanti a una platea di esponenti di spicco di Fratelli d’Italia, il ministro della cultura ha ripercorso la storia della destra italiana, ricordando figure simboliche come Gabriele D’Annunzio e Giovanni Gentile, il filosofo del fascismo. Un’operazione di rilettura storica che ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni che hanno parlato di “revisionismo” e altri di “recupero di figure dimenticate”. Poi ha replicato alle critiche mosse da Elio Giordano e Geppi Cucciari, definendoli una “minoranza rumorosa” che non rappresenta il pensiero della maggioranza degli italiani.

Le parole di Giuli hanno innescato un acceso dibattito sul ruolo della cultura nella politica italiana. La destra rivendica la propria identità culturale, mentre la sinistra accusa il governo di voler imporre una visione ideologica. La polemica, destinata a infiammare il panorama culturale italiano, mette in luce la profonda divisione che attraversa il paese e la difficoltà di trovare un terreno comune su cui dialogare.