Una vicenda destinata a far scalpore e che ha già scatenato reazioni: il governo ha deciso di assumere dei cacciatori professionisti per uccidere gli orsi. “Situazione fuori controllo”
Una decisione che ha scatenato la rabbia e le proteste del mondo animalista e di numerose persone. Per la prima volta un governo decide di rivolgersi a dei cacciatori per abbattere una specie animale, considerata a tutti gli effetti pericolosa e responsabile della morte di numerose persone. “Mai un intero Paese si era spinto a tanto”, ha sentenziato un utente sui social, evidenziando l’eccezionalità dell’evento.

Ma cosa ha spinto il Governo a fare un passo di questo tipo? Cosa ha portato il massimo organo istituzionale a scagliarsi contro gli animali e a chiederne l’abbattimento? E’ un momento molto complicato per gli orsi, che rischiano di andare incontro ad una sorte terribile. Nonostante le proteste che si stanno già abbattendo sulla decisione del massimo organo istituzionale.
Partita la caccia agli orsi
E’ stato il Ministero dell’Ambiente giapponese ad annunciare una scelta storica: verranno infatti stanziati dei fondi per assumere cacciatori autorizzati e altro personale per intervenire contro gli orsi. Il Governo ha fatto capire che gli interventi si renderanno necessari solo nel caso in cui gli orsi venissero notati a vagare in alcune aree residenziali e quindi nelle condizioni di poter attaccare delle persone. Ma è chiaro che, questo tipo di scelta si presterà a delle valutazioni più ampie. “Si scatenerà una vera e propria caccia agli orsi. Si rischia un attacco indisciplinato e pericoloso, autorizzando a tutti gli effetti una vera e propria carneficina”, continuano i gruppi animalisti.

Come detto, nel caso di orsi che vagano nelle aree residenziali e quindi potenzialmente pericolosi per le persone e per le abitazioni, le autorità e i cacciatori convocati dal Governo potranno intervenire. E con loro anche gli agenti di polizia, che saranno autorizzati a sparare agli orsi con le loro pistole. Queste sono alcune delle misure in discussione dopo l’incontro delle autorità del Paese per discutere del crescente problema scatenato dai recenti attacchi di alcuni gruppi di animali alle persone. Le autorità puntano a finalizzare tutte le misure entro metà novembre.
I numeri preoccupanti dell’ultimo anno
In Giappone vivono due specie di orsi: l’orso nero giapponese e il più grande e spesso più aggressivo orso bruno. Quest’ultimo si trova sull’isola di Hokkaido. Fino a poco tempo fa la convivenza tra la popolazione giapponese e le famiglie di orsi era sempre stata pacifica e non aveva portato a situazioni di pericolosità: per le persone e per gli stessi animali: ma nell’ultimo anno la situazione è decisamente cambiata e gli attacchi si sono moltiplicati.

Nel corso degli ultimi dodici mesi si sono moltiplicati gli attacchi da parte degli animali: ben dodici persone sono già morte in Giappone a causa di attacchi di orsi, il numero più alto da quando si sono registrati casi negli anni 2000. Tra questi, un uomo che consegnava i giornali a Hokkaido e un uomo aggredito nel suo giardino a Iwate. L’escalation ha spinto le autorità ad intervenire e a riunirsi per deliberare le ultime leggi. Gli orsi sono diventati un pericolo pubblico: da affrontare e da debellare. “Ma c’è il rischio che la situazione finisca fuori controllo”, hanno sentenziato gli animalisti, sempre più preoccupati dalla piega che la vicenda potrebbe prendere. “Se si prosegue così scatterà una caccia senza precedenti e verranno messi tutti nelle condizioni di poter sparare. La situazione è gravissima”





