Il ragazzo, condannato a 20 anni per aver ucciso la giovane vittima nel 2023, ha deciso di pubblicare alcune canzoni direttamente dal carcere dove è rinchiuso
Era il 28 giugno 2023 quando un passante si accorse che da un carrello della spesa del vicino supermercato, nel popolare quartiere Primavalle di Roma, abbandonato davanti ai cassonetti dei rifiuti, colava del sangue e avvertì la polizia. In questo modo venne scoperto il corpo senza vita della 17enne Michelle Causo, uccisa a coltellate da un ragazzo cingalese reo confesso e un anno dopo condannato a 20 anni di prigione.

Oggi da quel carcere dove è oramai rinchiuso, il killer di Michelle ha pubblicato un album di canzoni che sono diventate pubbliche in un profilo Instagram a quanto pare gestito da una terza persona. Una cosa che ha scatenato l’indignazione del web e la rabbia della famiglia della ragazza che vede la sua memoria utilizzata addirittura a fini commerciali.
Un delitto davvero efferato
Fu registrato come l’ennesimo femminicidio, ma fu un delitto davvero atroce e senza senso, esattamente come atroce fu il modo in cui il corpo della ragazza fu scaricato in strada e depositato come un sacco della spazzatura davanti ai cassonetti. Due anni fa fu un passante ad accorgersi che dal quel carrello del supermercato di uno dei quartieri più popolosi della periferia orientale della Capitale colava del sangue. L’ultima traccia del corpo senza vita di Michelle Causo, uccisa a coltellate a soli 17 anni senza pietà e soprattutto senza un motivo apparente, da un ragazzo di origini cingalesi che, dopo essersi dichiarato colpevole, fu condannato a 20 anni di reclusione, il massimo della pena per un, allora, minorenne.

Nei confronti del giovane infatti il reato contestato fu quello di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dall’occultamento di cadavere e vilipendio. Dopo la sentenza il giovane fu trasferito dall’istituto penale minorile di Casal del Marmo a Treviso per evitare possibili ritorsioni da parte di altri detenuti. E oggi è stato pubblicato su un profilo Instagram un album di canzoni che lui stesso avrebbe registrato dall’interno della struttura carceraria.
Le canzoni della discordia
“Scusa mamma” e “Un bacio per ogni mamma che soffre”. Queste le frasi che hanno accompagnato il lancio su un profilo Instagram della pubblicazione di un EP da parte del killer direttamente dal carcere minorile di Treviso. “Scusa mamma”, questo il titolo del brano e, secondo quanto dichiarato in una storia Instagram, sarebbe stato diffuso da un amico che gestisce il profilo per lavoro. Una cosa che ha davvero scosso l’intero mondo dei social e l’indignazione si è levata forte soprattutto nei commenti sotto lo stesso profilo.

Anche i genitori della povera Michelle si sono dichiarati sdegnati dell’accaduto e tramite gli avvocati hanno annunciato di voler procedere per accertare ogni responsabilità sull’uso dei social da parte del condannato, ritenendo incompatibile questo comportamento con il rigore della pena e i principi della rieducazione. Nel carcere dovrebbe essere vietato utilizzare il cellulare e quindi anche la gestione dei profili social, ma il femminicida ha 11.800 follower sul suo profilo, sul quale campeggia una sua immagine a torso nudo con il nickname OlvRoff. Il disco è stato caricato su un secondo profilo, poi rilanciato tramite le storie.