Il padre di Giulia Cecchettin, Gino, ingaggia un manager: non è da escludere che possa nascere un film sulla tragica vicenda che ha visto come protagonista la figliaÂ
In queste ultime ore, sui social network, stanno iniziando a circolare delle voci su un possibile nuovo film. Lo stesso che riguarda una tragica vicenda che ha colpito il nostro Paese. Lâennesimo caso di femminicidio che, a differenza di altri, ha fatto decisamente piĂš rumore. Ovvero quello che ha visto come vittima Giulia Cecchettin, la studentessa 22 di Vigonovo uccisa dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta, nel mese di novembre.
Non si sono fatte attendere le critiche da parte di alcuni utenti che stanno iniziando a puntare il dito contro il padre della vittima, Gino Cecchettin. Questâultimo accusato di voler âapprofittareâ di questa situazione per ricavare qualcosa. La cosa certa, fino a questo momento, è che la sua idea è quella di pubblicare un libro sulla vicenda che ha riguardato la figlia. Ed è per questo motivo che lâuomo ha deciso di affidarsi ad una agenzia letteraria. Si tratta della âAndrew Nurberg Associatesâ.
Uno degli agenti di questa società è Barbara Barbieri. Questâultima ne ha parlato in una intervista che ha rilasciato al quotidiano âIl Messaggeroâ dove ha voluto fare il punto della situazione. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: âAl momento lo sto solo aiutando a gestire i tanti inviti che riceve quotidianamenteâ. A questo punto si può ipotizzare anche ad un memoir o un saggio sulla violenza di genere, fino ad arrivare ad una serie tv.
Un qualcosa che possa servire anche per la Fondazione che il padre di Giulia ha deciso di istituire, con lâobiettivo di difendere la cultura del rispetto delle donne. Nel corso di una intervista aveva parlato anche di âimpegno civicoâ. Ovvero quello di riuscire a trasformare il dolore di una grave ed importante perdita in una zione positiva. La stessa che, magari, possa aiutare qualcuna che si trova nella situazione in cui Giulia è stata vittima. Vittima di un amore malato terminato nel peggiore dei modi.
Ed è per questo motivo che Cecchettin ha deciso di mettersi in contatto con lâagente letteraria. La Barbieri si occupa di diritti dâautore ed è cofondatrice del Festival di letteratura italiana di Londra. Nel corso della sua carriera ha collaborato nellâufficio stampa della Rizzoli. Tra gli scrittori che assiste ci sono Donato Carrisi, Alessandro DâAvenia, Marco Franzoso, Davide Longo ed Elena Varvello.
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