Nelle acque del mare che bagna le coste della nostra Penisola negli ultimi giorni si sono moltiplicati i casi di bagnanti morsi alle gambe e alle braccia da questo pesce mai così aggressivo
Per molti le vacanze sono già terminate, mentre per molti sono appena iniziate. Un’estate che si sta dimostrando particolare per gli italiani alle prese con il caro prezzi, le solite lunghe code sulle strade che portano ai luoghi di villeggiatura e un tempo che, pur mantenendo temperature ancora tipiche per il mese di agosto, in alcune regioni sta alternando improvvisi rovesci temporaleschi che se, da una parte portano sollievo per qualche grado din temperatura in meno, dall’altro rovinano le giornate dedicate allo svago e al riposo sia al mare che in montagna.
Ma per chi ha scelto di trascorrere le meritate ferie al mare le sorprese sono state tante e non soltanto legate al caro ombrelloni e lettini da affittare sulle spiagge attrezzate arrivati a cifre davvero esorbitanti e fuori mercato tanto da far scatenare anche una politi9ca arrivata persino in Parlamento, ma anche per alcuni spiacevoli episodi accaduti a più di un bagnate mentre era intento a fare una rinfrescante nuotata nel mare.
L’estate non sta ancora finendo come invece raccontava una popolare canzone degli anni 90, anzi per qualcuno la seconda metà di agosto è proprio il periodo preferito per partire per le varie villeggiature scelte e staccare così la spina dalla routine quotidiana. Meno traffico sulle strade e nessuna necessità della classica “partenza intelligente”, prezzi leggermente più nella media perchè è oramai passata la settimana di Ferragosto e meno gente ad intasare spiagge, percorsi di montagna, i musei aperti nelle città d’arte. Insomma più possibilità di godersi davvero appieno la vacanza.
Ma negli ultimi giorni per chi ha scelto la vacanza al mare, soprattutto nella Costiera amalfitana, meta ogni anno di migliaia di turisti da ogni parte del mondo, non c’è stato soltanto il caro ombrelloni a rendere meno piacevoli i vari soggiorni, ma anche la spiacevole disavventura accaduta a più di un bagnante di venire attaccato e morso soprattutto alle gambe e ai piedi da una particolare specie di pesce tipico tra l’altro proprio di queste zone: il sarago.
Un sarago che morde come un piranha, il famoso pesce protagonista di tante pellicole cinematografiche del terrore. Suona come una delle classiche bufale estive che rimbalza da un ombrellone all’altro, ma i bagnanti della Campania e in particolare della Costiera amalfitana sanno benissimo che il fenomeno non è affatto una bufala metropolitana, ma un caso di cui tutti parlano mostrando i polpacci e i piedi ricoperti di piccoli morsi alcuni ancora sanguinanti. Un fatto davvero curioso oltre molto spiacevole per quelli che ne vengono colpiti, che ha sicuramente una spiegazione diversa da quella “metropolitana”. Le temperature sempre più calde dei nostri mari stanno attirando sempre più specie marine “diverse“, che insidiano non solo flora e fauna delle acque, ma anche pescatori e bagnanti che, in modo diverso, si servono delle nostre splendide acque.
I primi sono danneggiati da un punto di vista economico, i secondi fisico. Gli esperti comunque tendono a minimizzare gli episodi e spiegano che questa specie di pesci si nutrono principalmente di invertebrati e alghe e solo di recente abbiano assunto una voracità maggiore, che li spinge appunto a mordere pure le gambe degli esseri umani. Tuttavia, non si tratta di veri e propri morsi, come quelli visti ne “Lo squalo” o altre pellicole dedicate ai piranha. Ma semplicemente di pizzichi, anche dolorosi, che sono avvertiti e allertano. Anche perché non sempre la trasparenza del mare concede di poter guardare piedi e gambe immerse in acqua. E dunque è proprio questa incertezza che allarma la vittima.
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