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Vuelta al via, Garzelli in esclusiva: “C’è un grande favorito. Sugli italiani…”

L’ex ciclista in esclusiva ai nostri microfoni ha fatto il punto della situazione sulla Vuelta, che prenderà il via dal Piemonte il prossimo sabato

Ultimo appuntamento con le corse di tre settimane per il ciclismo. Dopo il successo di Simon Yates al Giro d’Italia e di Tadej Pogacar al Tour de France, gli occhi sono puntati tutti sulla Vuelta. Il passo indietro del campione del mondo apre la strada ad un vincitore differente rispetto alla Grande Boucle. Una corsa dura, viste gli undici arrivi in salita, e che prenderà parte dall’Italia. Sono tre le frazioni previste con il traguardo nel nostro Paese. Il via è previsto per sabato 23 agosto.

Vuelta al via, Garzelli in esclusiva: “C’è un grande favorito. Sugli italiani…” (Lapresse) – cityrumors.it

Ai nostri microfoni è intervenuto Stefano Garzelli per fare un punto sulla Vuelta e anche analizzare le possibilità che ci potrebbero essere per i colori azzurri.

Garzelli: “Vingegaard il favorito, ma…”

Stefano Garzelli, Vingegaard è il grande favorito oppure Almeida e Ayuso lo metteranno in difficoltà? Bisogna anche capire la condizione di Jonas dopo il Tour.

Sì, è tutto un punto di domanda. Io deduco che arrivi bene perché altrimenti non sarebbe stato alla partenza. Chiaramente i favori del pronostico sono per lui. Di imbattibile non c’è nessuno, forse solo Pogacar. Ci sono avversari importanti come Almeida e Ayuso. Il primo se non fosse caduto al Tour, sarebbe arrivato fra i primi cinque. Poi dovremmo capire come stanno O’Connor, Mas e attenzione alle possibili sorprese. La Vuelta arriva sempre a fine stagione e i big potrebbero patire un po’ di stanchezza“.

Jumbo che, oltre a Vingegaard, ha due carte importanti come Jorgenson e Kuss.

Jorgenson sì, Kuss non penso. Il primo ha fatto un ottimo inizio di stagione, al Tour è andato piano. Sono due corridori che daranno una mano importante a Vingegaard“.

Garzelli: “Vingegaard il favorito, ma…” (Lapresse) – cityrumors.it

Giusta la rinuncia di Pogacar?

Scelta logica. Vuole difendere la maglia di campione del mondo. L’Europeo è adatto a lui. Al Tour si è visto che è arrivato stanco. La stagione lo ha visto prima protagonista nelle corse di un giorno, poi al Tour e in questo finale di anno ritornerà con le corse di un giorno. Parliamo di un fenomeno, è fortissimo, ma anche lui ha bisogno di recuperare le energie“.

Garzelli: “Gli italiani possono fare bene alla Vuelta”

Capitolo Italia. Tiberi, Pellizzari e Ciccone le punte.

Come Italia si arriva con un bel campo di partenti. Ciccone è rientrato alla grande vincendo a San Sebastian. A Burgos ha conquistato una tappa e poi è stato sfortunato con la caduta. Tiberi mi sembra in buona condizione. L’avvicinamento è stato positivo con il podio al Polonia. Pellizzari andrà ad accumulare esperienza. Deve conoscersi. Ma credo che tutti e tre possono arrivare nella top ten in classifica“.

Per Tiberi e Ciccone la Vuelta sarà decisiva per il futuro?

Tiberi è ancora giovane. Ha dimostrato che può competere nelle tre settimane arrivando anche quinto al Giro. È un ulteriore test molto importante. Bisogna dire che è una Vuelta dura e lui è un ciclista completo e non uno scalatore puro. Ma può fare bene. Ciccone è sempre stato sfortunato. Non ha mai fatto un Giro per fare classifica e la corsa spagnola può essere utile per capire se magari il prossimo anno fare il Giro con l’obiettivo della classifica“.

Per Pellizzari un ulteriore test?

Assolutamente sì. Per lui fare Giro e Vuelta in un anno è una cosa ottima. Deve puntare a costruirsi come corridore. Capire i limiti, dove deve migliorare per provare a vincere in futuro la Maglia Rosa“.

Garzelli: “Gli italiani possono fare bene alla Vuelta” (Lapresse) – cityrumors.it

C’è comunque una squadra italiana in crescita.

Assolutamente sì. Stiamo crescendo bene. Nel ciclismo di oggi ci sono tanti fenomeni, ragazzi giovani che stanno esplodendo presto. Noi siamo stati anche sfortunati. All’ultimo Giro d’Italia sia Tiberi che Ciccone sono caduti. Poi abbiamo Pellizzari, che secondo me è il corridore azzurro più forte per le corse a tappa. Bisogna anche vedere come cresceranno i giovani come Finn. È un momento delicato per il nostro ciclismo. Bisogna avere pazienza e sperare magari in una squadra World Tour italiana che possa aiutare nella crescita dei ragazzi“.

Francesco Spagnolo

Classe 1992, pubblicista dal 2015. Innamorato del giornalismo sin da piccolo, sono riuscito a trasformare questa passione in un lavoro. Scrivo per Notizie.com ormai da novembre 2021.

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