Il vicino gli azionò la ruspa contro la casa, lui si difese e lo ammazzò: sentenza choc

Una storia che fece molto scalpore e dopo anni di sofferenza e di accuse, il processo è finito e i giudici hanno deciso

Una vicenda che fece il giro d’Italia e anche qualcosa di più. Una brutta lite tra vicini che degenerò nella maniera più brutta e feroce. Uno dei due, talmente era furente che prese la ruspa e la azionò contro la casa dell’altro che, a quel punto, si difese sparando col suo fucile, freddando l’uomo. Una tragedia. Dopo anni di processo, è arrivata la sentenza.

La ruspa che venne azionata contro la casa del vicino ad Arezzo
Il vicino gli azionò la ruspa contro la casa, lui si difese e lo ammazzò: sentenza choc (Ansa Foto) Cityrumors.it

Alla fine chi aveva ucciso, in maniera clamorosa, è stato graziato, assolto per legittima difesa. Si, così è stato deciso e così è. Il protagonista di questa triste vicenda è Sandro Mugnai, un artigiano di Arezzo che ha 59 anni e il suo comportamento divise la città e anche l’Italia. Fu lui che, in preda al panico e terrorizzato prese il suo fucile da caccia, regolarmente registrato, sparando contro il suo vicino e uccidendolo sul colpo.

Il vicino di casa si chiamava Gezim Dodoli e i due litigavano spesso, fino a quando Gezim non è andato fuori controllo, ha preso la ruspa con la quale lavorava e ha deciso all’improvviso di attaccare la casa dell’altro tentando seriamente di buttarla giù. Una lite furiosa che ha portato il proprietario della casa a difendersi in questo modo ed è stato proprio questo che ha convinto la Corte d’Assise di Arezzo, nonostante il pubblico ministero avesse chiesto 4 anni di reclusione rilevando un eccesso colposo di legittima difesa.

Ha ucciso, ma è stato assolto per legittima difesa

Alla fine i giudici hanno accolto la tesi difensiva con Gezim Dodoli che morì sul colpo dentro l’abitacolo del mezzo meccanico. Mugnai decise d’intervenire in quel modo drastico per proteggere la sua famiglia anche perché la casa stava cadendo giù davvero, mentre loro stavano cenando con moglie e due figli.

La Corte d’Assise, presieduta da Anna Maria Lo Prete, ha stabilito, si legge nel documento, l’assoluzione “perché il fatto non costituisce reato, perché ha agito in stato di legittima difesa“. Tutto ciò avvenne il 5 gennaio 2023 a San Polo, una frazione di Arezzo. All’improvviso scoppiò una litigata violenta tra i due, con Gezim Dodoli che tentò di distruggere la casa del vicino con una ruspa, ma quest’ultimo andò a prendere la carabina che utilizzava per la caccia e sparò fino ad uccidere l’altro uomo.

Le forze dell'ordine sotto casa dell'imputato che poi è stato assolto
Ha ucciso, ma è stato assolto per legittima difesa (Ansa Foto) Cityrumors.it

Per la Procura l’imputato aveva reagito in maniera affrettata, consapevole delle proprie capacità visto che è un cacciatore esperto, senza attendere le manovre dell’altra parte. Il caso sollevò fin da subito grande clamore, sia a livello mediatico che nella comunità locale: nacque anche un comitato a sostegno a Mugnai, con tanto di fiaccolate e manifestazioni.

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