Dopo settimane di tensioni altissime e attacchi incrociati, secondo media iraniani la tregua tra Iran e Israele è entrata in vigore.
La situazione in Medio Oriente ha raggiunto livelli di massima allerta, portando la regione sull’orlo di un nuovo e devastante conflitto. Nelle ultime settimane si è assistito a un’escalation drammatica: attacchi missilistici a distanza, raid aerei mirati, operazioni di intelligence e continue provocazioni reciproche tra Israele e Iran hanno alimentato un clima da guerra imminente. Le tensioni si sono riflesse anche sul piano internazionale, coinvolgendo indirettamente potenze come gli Stati Uniti, la Russia e i Paesi del Golfo, preoccupati per le conseguenze geopolitiche ed economiche di un eventuale scontro armato aperto.

Le cancellerie occidentali hanno lavorato senza sosta per contenere l’escalation, ma fino a ieri tutto sembrava inutile. La spirale di violenza appariva fuori controllo, minacciando la stabilità di un’intera area già storicamente fragile. Tuttavia, oggi potrebbe essere arrivato un segnale di distensione. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa iraniana Fars, da sempre considerata vicina alle posizioni ufficiali di Teheran, il governo iraniano avrebbe confermato l’entrata in vigore di un cessate il fuoco con Israele. Il momento scelto è cruciale: l’annuncio giunge a poche ore da un ennesimo attacco missilistico, che secondo alcune fonti avrebbe colpito obiettivi militari nel sud di Israele, senza causare vittime. Se confermata anche da fonti israeliane, la notizia segnerebbe una svolta diplomatica tanto inattesa quanto necessaria.
Tregua annunciata, Iran: ora si attende conferma da Israele
Secondo quanto riferito da Fars, agenzia semi-ufficiale iraniana, la tregua con Israele è scattata poche ore dopo l’ultima ondata di attacchi missilistici che ha colpito obiettivi militari nel sud di Israele. La notizia, che per ora non ha ancora trovato conferma da fonti israeliane, segnerebbe un momento cruciale nella gestione del conflitto. “Il cessate il fuoco è entrato in vigore”, scrive Fars, rilanciando il segnale di un possibile passo indietro dalle ostilità totali. Secondo fonti locali, sarebbero già cessate le operazioni attive da entrambe le parti nelle ultime 12 ore.

Nonostante l’annuncio, la situazione resta estremamente delicata. Esperti militari e diplomatici avvertono che una tregua non equivale alla fine del conflitto. I canali diplomatici — diretti e indiretti — sono ancora in movimento, e qualsiasi provocazione o incidente potrebbe far saltare l’equilibrio appena raggiunto. Sul fronte israeliano, silenzio istituzionale per ora. Si attende una possibile conferma o smentita da parte dell’IDF (Forze di Difesa Israeliane) o dell’ufficio del primo ministro. Intanto, la comunità internazionale , in primis l’ONU e l’UE, osserva con attenzione gli sviluppi, pronta a mediare per una stabilizzazione duratura.