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Cronaca

IVA addio su questi capi d’abbigliamento: lo hanno deciso i medici e il motivo riguarda tutti noi

Su alcuni capi di abbigliamento ci sarà l’addio all’IVA. A deciderlo sono stati i medici: ecco qual è il motivo che riguarda tutti.

Sono molteplici i prodotti che hanno l’IVA, parliamo di una imposta indiretta che viene applicata nella fase di produzione e scambio di un servizio o un bene. Alle volte può essere più alto e altre più basso, a seconda dal tipo di articolo in vendita.

Basta IVA per i vestiti: la proposta – Cityrumors.it

L’IVA viene applicata sui prodotti considerati “di prima necessità”, per alcuni alimenti e servizi particolari, per quel genere di prodotti e servizi che vengono considerati necessari per la vita dei cittadini e anche per tutti gli altri articoli, come ad esempio tecnologia, vestiti, scarpe e molto altro ancora.

In Italia, l’IVA per l’abbigliamento è fissata al 22%, e questo su tutti i capi: dagli abiti di sera all’intimo. Le cose però potrebbero cambiare previsto, visto che c’è stata una proposta da parte della Society of Radiographers di togliere l’imposta dai capi di abbigliamento.

Togliere l’IVA dai capi di abbigliamento: la proposta

Nel corso della sua conferenza annuale organizzata a Leeds, la Society of Radiographers ha sottolineato che la tassa sui reggiseni va a colpire le donne in maniera sproporzionata ed è considerata discriminazione ai sensi dell’Equality Act. Da qui la proposta di togliere l’imposta su questo capo di abbigliamento intimo.

La proposta per eliminare l’IVA dai reggiseni – Cityrumors.it

Come si legge sul The Sun, pare che i medici radiografi che eseguono quotidianamente radiografie, Tac e risonanze magnetiche hanno rilevato la presenza di problemi muscolari e scheletrici che potrebbero essere generati dall’uso quotidiano di reggiseni non adatti, soprattutto se si indossa una coppa di taglia più grande. Molte donne, infatti, si lamentano di mal di schiena, dolori alle spalle e al collo proprio a causa del peso del seno.

Per questa ragione, alcuni medici hanno sottolineato che indossare un reggiseno di buona qualità e aderente il giusto potrebbe alleviare alcuni problemi di salute e ridurre disturbi e malattie muscolari. Proprio per questo motivo hanno spiegato che secondo l’ora mettere l’IVA sui reggiseni è profondamente discriminatorio perché va a colpire le donne.

Ad oggi, infatti, solo le donne che hanno avuto un intervento chirurgico per il cancro al seno come una mastectomia, una mastectomia parziale o una lumpectomia sono esclusi dall’IVA quando hanno bisogno di acquistare alcuni reggiseni. Tutte le altre donne, invece, devono pagare il capo tassato. Staremo a vedere se questa proposta arriverà anche in Italia.

Isabella Insolia

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