La crisi di Cuba: la benzina aumenta di 5 volte e non basta lo stipendio medio mensile per fare un pieno

Un drammatico provvedimento preso dalle autorità, necessario a causa dell’aumento globale dei prezzi dei carburanti e delle difficoltà per ottenerli

Come se non bastasse tutta la storia che si porta dietro Cuba, in questi giorni, per la popolazione cubana, è arrivata un’altra mazzata per la loro già complicata esistenza. Non hanno mai avuto una vita facile, ma sono stati capaci di essere, almeno apparentemente, spensierati, pronti a crearsi attività attraverso le quali guadagnarsi da vivere, complice forse il mare meraviglioso che li circonda.

Quintuplicato il prezzo della benzina – Cityrumors.it –

 

Ma anni così difficili non li ricordano, ecco perché sono notevolmente aumentati gli isolani che cercano la salvezza emigrando all’estero. Lo rivelano i numeri ufficiali del governo degli Stati Uniti, principale meta di esuli cubani, secondo cui tra il 2022 e il 2023 almeno 533.000 persone hanno lasciato l’isola per gli Usa, pari a circa il 5% della popolazione di 11 milioni di abitanti. A questi vanno aggiunti 37.000 cubani che tra il 2022 e il 2023 hanno chiesto rifugio in Messico e i 22.000 che hanno scelto l’Uruguay.

Rincari annunciati

L’ultima mazzata per la popolazione cubana, annunciata da settimane, è arrivata con l’inizio del mese di marzo. Infatti, adesso il prezzo della benzina al litro costerà oltre il 500% in più per i cubani. Un aumento previsto per febbraio, ma che era stato rinviato a causa di un attacco informatico che aveva infettato il circuito Pos della carta di debito in MLC (Moneda Libremente Convertible), moneta virtuale dal cambio alla pari con dollaro ed euro. Da adesso in poi infatti il rifornimento di carburante dovrà essere fatto obbligatoriamente con la carta, il contante in pesos non sarà più accettato. Le autorità hanno detto infatti che gli adeguamenti sono necessari a causa dell’aumento globale dei prezzi dei carburanti e delle difficoltà per ottenerli e di non avere altra scelta se non quella di far ricadere i costi sui consumatori, perchè il Paese caraibico sta affrontando una delle sue peggiori crisi economiche.

Dal 1 marzo, intanto, sono già stati annunciati aumenti anche delle tariffe per l’acqua e l’elettricità e per i biglietti di trasporto di media e lunga percorrenza sia autobus sia treni. Con i livelli di povertà che sfiorano il 90%, tanto che la stessa carenza di cibo ha già portato al razionamento alimentare e alla richiesta di aiuti al Programma alimentare mondiale (Pam) dell’Onu.

Prezzi impazziti dei carburanti – Cityrumors.it –

 

Prezzi impazziti

I nuovi prezzi pubblicati sulla tabella dei Precios Minoristas sono: la benzina Regular 90 passa da 25 a 132 pesos (CUP) al litro (circa 1,10 dollari statunitensi), la Especial 94 da 30 a 156 Cup (1,30 dollari), mentre il diesel da 25 pesos a 150 (1.25 dollari). Un pieno quindi arriverà a costare 44 dollari, ma i cubani ne guadagnano mediamente 35 al mese. Tutto questo in un paese dove fino pochi giorni fa il prezzo della benzina era il più basso al mondo: 25 pesos al litro, circa 20 centesimi di euro al cambio ufficiale. Ma non è finita qui, c’è il “paradosso” della carta MLC. Quando un cubano paga con la carta, e non può proprio acquistare carburante in contanti,  sul pagamento si applica il cambio governativo, ossia 1 MLC per 120 CUP, molto diverso dal cambio informale, arrivato anche a 1 dollaro per 300 Cup. Questo si traduce in una perdita del potere di acquisto di più del 50%. Per cui se il cubano deposita dollari nella sua carta, invece di usufruire di un cambio agevolato riceve come controvalore in pesos meno della metà.

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