La FIGC si cautela: obbligo per i club di impegnarsi contro la Superlega, pena l’esclusione

I club dovranno impegnarsi con una lettera di intenti entro l’inizio della prossima stagione a non prendere parte a tornei di associazioni non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC

Da qualche tempo la Superlega è tornata a essere un argomento all’ordine del giorno, con la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea che ha stabilito un abuso di posizione dominante da parte di UEFA e FIFA. Una sentenza che rischia di veder vacillare l’intero sistema calcio, almeno per come siamo abituati oramai a vedere da anni.

La decisione della FIGC – Cityrumors.it –

 

Una volta emessa la sentenza, la società che aveva fatto ricorso ha pubblicato il format della nuova eventuale manifestazione. Dovrebbe essere un sistema di promozioni e retrocessioni basato su tre livelli, Star League, Gold League e Blue League e uno di accesso direttamente dai campionati nazionali. Ogni stagione, 20 dei 64 club partecipanti faranno posto a nuovi ingressi conquistati in base alle prestazioni nei tornei dei vari Paesi europei, ma chi si troverà nelle leghe più alte potrà mettersi al riparo da un’uscita immediata, retrocedendo al massimo nella lega inferiore.

La presa di posizione della Federazione

La settimana scorsa con una sentenza neanche tanto a sorpresa, la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha accolto il ricorso sul tema Superlega. Abuso di posizione dominante da UEFA e FIFA”, è l’opinione della Corte. Una decisione molto attesa da tutto il mondo del calcio e dell’informazione perchè rischia di minare tutte le convinzioni finora assodate. Immediate sono arrivate le reazioni dall’intero movimento calcistico. FIFA e UEFA si sono affrettati a dire che per loro non cambierà nulla e anzi i nuovi format che dalla prossima stagione prenderanno il via per le nuove competizioni europee già vanno nella direzione della decisione assunta dalla sentenza. Alcune federazioni europee si sono mostrate possibiliste almeno ad ascoltare i nuovi interlocutori, altre assolutamente no, esattamente come le reazioni dei vari club più importanti del calcio europeo.  Ma oggi è voluta intervenire anche la Federazione italiana che, in occasione del Consiglio Federale, ha approvato all’unanimità il nuovo sistema delle Licenze Nazionali 2024-2025. Dal documento non solo emergono alcune informazioni classiche, come la data del 4 giugno 2024 entro cui i club dovranno depositare la domanda di ammissione alla prossima edizione della Serie A, ma anche una vera e propria clausola dedicata palesemente alla Superlega. Un paragrafo che anzi potremmo proprio definire anti-Superlega.

Gravina presidente della FIGC – Cityrumors.it –

 

Una vera e propria lettera d’intenti

Si tratterebbe di una vera e propria clausola anti-Superlega, la cui approvazione risale già al 2021, al tempo del primo tentativo di lancio del nuovo progetto e che assume rilevanza ora che l’idea ha ripreso vita a seguito della sentenza della Corte Ue.

“Le società devono, entro il termine perentorio del 4 giugno 2024, osservare il seguente adempimento:

  • depositare presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A, anche mediante posta elettronica certificata, la domanda di ammissione al Campionato di Serie A 2024/2025, contenente la richiesta di concessione della Licenza Nazionale e l’impegno a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC».

“L’’inosservanza del termine perentorio del 4 giugno 2024, anche con riferimento ad uno soltanto degli adempimenti previsti dai precedenti paragrafi I), II), III), V) e VI) per la partecipazione al Campionato Professionistico di competenza, determina la mancata concessione della Licenza Nazionale 2024/2025″, conclude il documento. Certo questa clausola appare palesemente in contrasto proprio con quanto sancito giovedì scorso dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea, ma chiarisce l’intento della FIGC di restare assolutamente nell’ambito della gestione UEFA e FIFA.

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