Ladri perdono il telefono in giardino: un errore letale

Tre ladri cileni condannati per furti in abitazione. Li ha incastrati un cellulare dimenticato sulla scena del crimine

A volte, anche i criminali più audaci commettono errori da principianti. E nel caso di tre ladri cileni, la disattenzione è costata cara: un cellulare smarrito nel giardino delle vittime è diventato la chiave per svelare una serie di furti in abitazione. Una leggerezza fatale che ha portato i tre sul banco degli imputati e, per alcuni, dritti dietro le sbarre.

Cellulare in giardino
Ladri perdono il cellulare in giardino: un errore letale – CityRumors.it

La storia prende il via il 2 marzo 2024. Gli imputati, con una certa “professionalità”, si introducono in un’abitazione a Bruges calandosi dal tetto. Una volta dentro, fanno man bassa, fuggendo con un bottino di 15.000 euro e una quantità non precisata di gioielli. Le telecamere di sorveglianza, come spesso accade, hanno immortalato un dettaglio cruciale: la scatola usata per il bottino lanciata da un tetto piano. Ma il vero “colpo di scena” lo hanno trovato gli investigatori nel giardino delle vittime: un telefono cellulare. Era quello di Marco MP, 24 anni, uno dei membri della banda.

E quel cellulare, come un diario segreto, ha svelato un mondo. Al suo interno, i detective hanno scoperto foto di denaro contante e gioielli, prove inequivocabili dei furti. Ma non solo: c’era anche un attrezzo solitamente usato per infrangere vetrine, un dettaglio che ha subito fatto scattare un campanello d’allarme.

L’indagine, partita da quel telefono, ha preso una piega interessante. Si è scoperto che il cileno, Marco MP, era in giro tra il 29 febbraio e il 16 marzo 2024 con una Seat Arona a noleggio. E la stessa identica vettura era stata avvistata durante furti simili avvenuti a Putte, Arendonk e Brasschaat nello stesso arco di tempo.

L’arresto dei tre ladri: un errore da principanti

La rete si è stretta: attraverso ulteriori accertamenti, gli inquirenti sono riusciti a collegare ai fatti anche Luciano SC, 22 anni, e Pablo GA, 25 anni. Tutti e tre avevano trasferito nel loro Paese d’origine circa 14.000 euro, parte del provento dei furti.

Uomo viene arrestato
L’arresto dei tre ladri: un errore da principianti – CityRumors.it

Marco MP è stato l’unico a finire in manette relativamente presto, arrestato a Parigi il 5 novembre 2024. E, una volta messo alle strette, ha deciso di collaborare, confessando e facendo i nomi dei suoi complici, che erano riusciti a farla franca, almeno per il momento. La difesa, nel corso del processo, ha tentato di alleggerire la sua posizione chiedendo l’assoluzione per due dei furti con scasso, adducendo una bizzarra motivazione: “Rompere una finestra con una sedia non è il suo modo di lavorare“, ha supplicato, invano, l’insegnante Nadia Lorenzetti. L’avvocato, poi, ha tentato la carta del “peccato di gioventù”, citando la fedina penale pulita di MP.

Le ultime parole di Marco MP in aula sono state un “mea culpa” con tanto di promessa: “Sono stato qui con gente cattiva. Non succederà mai più“. E ha espresso il desiderio di tornare a lavorare come camionista in Cile il prima possibile.

Venerdì, però, il giudice di Bruges ha emesso la sua sentenza. Marco MP è stato condannato in via definitiva a 3 anni di carcere, di cui due con pena sospesa. Per i suoi compatrioti, Luciano SC e Pablo GA, assenti in aula, la condanna è stata più severa: tre anni di reclusione effettiva in contumacia. E il giudice non ha perso tempo, ordinandone l’arresto immediato.

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