L’intero personale di un negozio si licenzia in un solo giorno: ciò che succede dopo ha del clamoroso

Incredibile episodio in un negozio: l’intero personale si è dimesso. Quali sono i motivi e perché lo hanno fatto tutti lo stesso giorno.

Può capitare che nelle dinamiche di mercato un dipendente decida di licenziarsi per tutta una serie di motivi, stupisce però quando a farlo sia l’intero personale.

Dipendenti licenziamento
I dipendenti dicono basta e lasciano in gruppo, la vicenda è incredibile – CityRumors.it

A causa di questa situazione l’attività è stata costretta a chiudere temporaneamente, con tanto di inevitabili conseguenze. Tutto il personale ha detto basta, ora i manager non sanno però come fare.

Cosa è accaduto

La vicenda ha provocato il licenziamento di sei dipendenti in un negozio a Mineral Point, città che si trova nel Wisconsin (Stati Uniti). I lavoratori e le lavoratrici del supermercato Dollar General hanno presentato le dimissioni durante lo scorso 8 marzo. E ora emergono anche i motivi che sono stati spiegati da Trina Tribolet, direttrice generale del Dollar General a Mineral Point per quasi un anno.

Dollar General dipendenti
Uno dei cartelloni lasciati dai dipendenti che si sono licenziati a Mineral Point (foto Facebook Jessica Richardson)

In seguito al turno ha deciso insieme ad altri cinque dipendenti di lasciare dei biglietti alla porta con su scritto: “Noi siamo chiusi“. “Da dicembre a marzo ho lavorato sette giorni a settimana. Lo scorso weekend, dopo che mi sono licenziata, è stato il primo libero del 2024“, ha spiegato l’ex direttrice. Ma l’idea di lasciare per il troppo carico di lavoro era comunque nell’aria già da qualche tempo.

“Era estenuante. Alla fine, abbiamo atteso l’8 marzo, per goderci il primo weekend interamente libero da Natale. Abbiamo lasciato dei fogli scritti a mano sulla porta, abbiamo chiuso e siamo andati via“.

La polemica sul cibo da buttare

Ma se da una parte ci sono le ore di lavoro eccessive, dall’altra ci sarebbe il poco apprezzamento di quanto prodotto da parte dei superiori dell’attività commerciale. Per non parlare della politica interna che riguarda nello specifico la delicata questione del cibo. Polemiche e divergenze di vedute che hanno portato ad una inevitabile e drastica decisione.

La catena ha aderito alle donazioni ai banchi alimentari, “ma ci sono delle regole interne che non condivido e solo una parte, di fatto, va agli altri. Il caffè che è prossimo alla scadenza dobbiamo buttarlo. Stesso discorso per i dolci. Ci sono bambini che vorrebbero mangiarli anche se mancano pochi giorni alla scadenza, ma dobbiamo buttarli“, ha concluso l’ex direttrice.

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