Dodici anni alla guida del Coni, tra successi e sfide, una carriera lunga e intensa. Così, Malagò si racconta e parla anche del futuro.
Dopo dodici anni di presidenza, Giovanni Malagò chiude il suo lungo percorso alla guida del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Eletto nel 2013, ha attraversato tre mandati segnati da successi sportivi storici, una crescita del prestigio internazionale dello sport italiano e la storica candidatura di Milano-Cortina 2026 dopo il ritiro di Roma. Alla vigilia delle elezioni per il suo successore, ha salutato con una lunga intervista. Qui emerge la consapevolezza di aver chiuso un ciclo intenso: “Ho capito che era finita e ho vissuto meglio”, ha confessato.

Commosso ed emozionato, Giovanni Malagò ha voluto condividere un bilancio intenso e personale dei suoi anni alla guida del CONI, tracciando con lucidità e orgoglio il profilo di un lungo percorso costellato di sfide, successi e trasformazioni. Alla vigilia dell’elezione del suo successore, il presidente uscente ha ripercorso le tappe salienti del suo mandato, sottolineando i momenti più significativi di un’epoca che ha segnato profondamente lo sport italiano. Con il cuore colmo di gratitudine verso atleti, federazioni e istituzioni, Malagò ha simbolicamente chiuso un ciclo. Lascia in eredità un CONI rinnovato.
Giovanni Malagò lascia il Coni: “con me lo sport ha raggiunto vertici altissimi”
Tanti sono i momenti da ricordare: le medaglie olimpiche, la consacrazione di Federica Pellegrini come icona sportiva, il coraggio di proporre nuove sfide e il confronto continuo con la politica. “Mi commuoverò quando spegnerò la luce del mio ufficio”, ha ammesso, lasciando anche un monito: “Lo sport deve scegliere i suoi rappresentanti, non la politica”.
Tra le dichiarazioni più discusse, il suo pieno sostegno alla premier Giorgia Meloni: “Tifo per lei, spero vinca la sua scommessa. L’Italia è più arrabbiata e sfiduciata, ma io sono ottimista”.
Tra le dichiarazioni più discusse, il suo pieno sostegno alla premier Giorgia Meloni: “Tifo per lei, spero vinca la sua scommessa. L’Italia è più arrabbiata e sfiduciata, ma io sono ottimista”.

Domani, al prestigioso Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” all’Acqua Acetosa di Roma, si consumerà un passaggio cruciale per il futuro dello sport italiano. 80 grandi elettori, rappresentanti delle varie componenti del Comitato Olimpico Nazionale, saranno chiamati a scegliere il nuovo presidente del CONI. Una sfida che vede in corsa nomi di grande peso come Luciano Buonfiglio, attuale presidente della Federcanoa, Luca Pancalli, storico dirigente paralimpico e già commissario straordinario della FIGC, e l’intramontabile Franco Carraro, con un lungo passato nel mondo sportivo e politico. Giovanni Malagò, pur mantenendo un profilo istituzionale, non ha esitato a sbilanciarsi. Malagò ha espresso il suo favorito: “Vincerà Buonfiglio”. Convinto, ha lasciato intendere che la sua eredità potrebbe proseguire idealmente attraverso una figura di continuità e competenza. Una scelta che potrebbe orientare decisamente l’esito della votazione.