Alexei Navalny, rivelata la data del funerale dellâattivista russo: nel frattempo la moglie continua a puntare il dito contro Vladimir Putin
La Russia ha deciso di ricordarsi di Alexei Navalny con una degna sepoltura ed una cerimonia funebre. Eâ stata fissata anche la data per lâultimo saluto al maggior attivista e dissidente del presidente, Vladimir Putin. Ad annunciarlo ci ha pensato una portavoce del Cremlino: i funerali si svolgeranno venerdĂŹ 1 marzo alle ore 14 (locali) nella chiesa dellâicona della âMadre di Dioâ a Maryeno. Niente da fare quindi per la famiglia dellâuomo (morto il 16 febbraio) che volevano avere risposte in seguito alla sua morte.
La moglie, figli, parenti ed amici avevano chiesto a gran voce una autopsia che non era stata concessa. Il suo corpo, invece, riposerà nel cimitero di Borisovsky (arrivo previsto per le ore 16). Non è da escludere, a questo punto, che la città russa possa diventare un luogo di culto per tantissime persone. Soprattutto in pieno periodo di campagna elettorale. Nel frattempo il direttore della Fondazione contro la corruzione, Ivan Zhdanov, ha ricordato quando è stato difficile trovare una sala per la cerimonia funebre.
La madre dellâattivista morto, Ljudmila, aveva rifiutato lâorganizzazione di una cerimonia segreta per la sepoltura. Dopo giorni di lotta con le autorità è riuscita ad ottenere la consegna della salma del figlio ed anche il trasporto a Mosca da parte del distretto di Yamalo-Nenets. Lunghi applausi sono arrivati da parte degli eurodeputati che hanno accolto lâingresso della vedova dellâuomo, Yulia Navalnaya. Questâultima è stata invitata dalla presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola.Â
Queste sono le parole della Navalnaya alla Plenaria dellâEurocamera: âPensavo che nei 12 giorni trascorsi dalla morte di Alexei avrei avuto il tempo di preparare questo discorso. Prima abbiamo passato una settimana a prendere il suo corpo e organizzare il funerale. Poi ho scelto il cimitero e la bara. Non so se il funerale sarĂ pacifico o la polizia arresterĂ coloro che sono venuti a salutare Alexeiâ.
Non si è fatto attendere lâennesimo attacco da parte della donna nei confronti del presidente russo, Vladimir Putin: âNon avete a che fare con un politico, ma con un sanguinario mafioso. Eâ il capo di una banda criminale organizzata composta da avvelenatori e assassini, tutti suoi burattini. Noi dobbiamo adottare i metodi della lotta alla criminalitĂ . Continuando con le indaginiâ.
Poi lâaccusa nel Parlamento di Strasburgo: âPutin ha ucciso mio marito. Alexei è stato torturato per 3 anni. Eâ stato fatto morire di fame in una minuscola cella di cemento. Gli sono state negate visite, telefonate e lettere. Lo hanno uccisoâ.Â
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