Non riesce ad avere un figlio: la reazione del marito è assurda

È successo nel sud Italia, dove un uomo è stato accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e della figlia

Una storia di maltrattamenti in famiglia che arriva direttamente da Teramo. Un uomo ha umiliato sua moglie e sua figlia, costringendole entrambe a lasciare la casa in cui vivevano dal giorno del matrimonio. Lui, infatti, ha limitato e staccato quasi completamente l’acqua e la corrente elettrica per portarle fuori dalla sua abitazione. La vicenda ha inizio dopo che la donna, rimasta vedova e madre di una figlia, appunto, si era risposata con quest’uomo di Teramo. Nel momento in cui, però, ha notato dei cambiamenti in lui, ha ingaggiato un investigatore privato per capire cosa stesse accadendo. 

Uomo accusato di maltrattamenti
Donna con passeggino (Ansa) – Cityrumors.it

La scoperta è stata incredibile e scioccante. Aveva infatti una relazione extraconiugale parallela con un’altra donna. Da lì, il marito ha iniziato a cambiare, in peggio, il suo atteggiamento nei confronti della moglie e della figlia. Proprio nella giornata di ieri, l’uomo sarebbe stato rinviato a giudizio per per maltrattamenti in famiglia nei confronti di entrambe, dopo il giudice ha respinto una richiesta di patteggiamento ad un anno e 8 mesi di reclusione. La pena, infatti, è stata ritenuta non congrua con quanto accaduto. Madre e figlia si sono costituite parte civile, assistite dalle avvocate Monica Passamonti e Paola Petrella.

La vicenda

Il marito non si è mai fermato, nemmeno verbalmente, contro la donna. Le diceva, per esempio, che era una mantenuta, quando lei invece ha una sua autonomia e stabilità. In più, per umiliarla, le ripeteva costantemente che non valeva niente e che non era riuscita a dargli un figlio. L’accusa più grave e pesante che gli ha mosso l’uomo.

Moglie e figlia anno causa al marito
Stazione della città di Teramo, luogo dei maltrattamenti (Ansa) – Cityrumors.it

“Voi non fate parte della mia famiglia. Mi sono sposato solo perché eravamo rimasti soli io, mio padre e mio fratello”, ripeteva continuamente lui, anche davanti alla figlia. Così ha iniziato a superare il limite, tentando di mandarle via da casa limitando sempre più frequentemente l’utilizzo dell’acqua e della corrente elettrica. Come se non bastasse, l’uomo obbligava la donna a tenere sempre le tapparelle chiuse, poi si chiudeva in camera per ore senza rivolgerle la parola. E ancora, toglieva le manopole dai fornelli, staccava la spina del forno, faceva sparire tutte le pentole e spegneva il wi-fi per non far avere alla moglie e alla figlia la connessione a Internet. La convivenza in famiglia, a quel punto, è diventata un vero e proprio inferno.

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