Amsterdam: il Rijksmuseum espone un preservativo di 200 anni con stampa erotica (suora e chierici)! Costato 1.000 euro, era un souvenir da bordello.
Preparatevi a guardare due volte, e forse a sorridere sotto i baffi. Il Rijksmuseum di Amsterdam, tempio di Rembrandt e Van Gogh, ha una nuova, piccante, attrazione: un preservativo di quasi 200 anni.

E non è un oggetto qualunque: è decorato con una stampa erotica che raffigura una suora e tre ecclesiastici eccitati. “Sospettiamo che fosse più un souvenir di lusso di un bordello che un oggetto di uso quotidiano“, confessano dal museo, aggiungendo un tocco di malizia a questa scoperta inaspettata.
Il prezioso reperto, probabilmente realizzato intorno al 1830, è stato acquistato dal Rijksmuseum per la modica cifra di 1.000 euro. Un vero affare, secondo Joyce Zelen, curatrice delle stampe del museo. “I preservativi con stampe sono stati venduti a prezzi molto più alti negli ultimi vent’anni. Credo che questo non si sia distinto tra altri seimila lotti. Bisogna solo avere occhio“. E il loro occhio, evidentemente, ha fatto centro.
Un acquisto decisamente insolito per un museo abituato a capolavori d’arte classica. Tanto insolito che “abbiamo persino dovuto aggiungere il nome dell’oggetto ‘preservativo’ al nostro database, che non esisteva ancora“, rivelano.
La suora, i chierici e la parodia ambigua: un tocco di Francia
Per il museo, si tratta di un esempio di “oggetto speciale su cui è stata applicata la stampa: un’acquaforte, una lastra di rame su un pezzo di appendice“. E la curiosità è tanta che si vorrebbe persino fare una ricerca sul DNA per capire se fosse “da pecora, capra, cavallo o mucca“. La storia, si sa, riserva sempre delle sorprese.

Il preservativo è quasi certamente di origine francese. “Reca una scritta in francese: ‘Voilà, mon choix’ (‘Questa è la mia scelta’)“, spiegano gli esperti. L’immagine, poi, è un vero e proprio piccolo capolavoro di irriverenza: una suora seduta a gambe divaricate di fronte a tre chierici maschi eccitati.
Amsterdam’daki Rijksmuseum’da açılan bir sergide yaklaşık 200 yıllık bir prezervatif sergileniyor. pic.twitter.com/AHB3CcV30d
— BPT (@bpthaber) June 5, 2025
“L’immagine è una parodia ambigua“, si legge nella descrizione del museo. “Da un lato sul celibato, dall’altro un giocoso cenno al Giudizio di Paride, un tema ben noto della mitologia greca“. Ma la conclusione più intrigante è quella che lo definisce “più un souvenir di lusso di un bordello e non di un preservativo effettivamente usato“.
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Un oggetto che, più che raccontare storie di passione, narra frammenti di costume, di ironia e di una certa licenziosità in un’epoca lontana. Il Rijksmuseum, con questo “piccante” pezzo, ha saputo ancora una volta sorprendere e farci guardare il passato con occhi nuovi.