Per il secondo giorno consecutivo la Russia ha attaccato l’Ucraina con droni e missili, colpendo la maggior parte delle regioni del Paese.
Le forze armate russe hanno utilizzato sessanta droni di tipo Shahed e cinque missili da crociera Kh-101. Dieci droni sono stati abbattuti sul territorio dell’Ucraina, uno ha attraversato il confine con la Bielorussia. Un’altra decina si trova ancora nello spazio aereo ucraino. Presi di mira i territori di Kiev, Khmelnytskyi, Rivne, Vinnytsia, Cherkasy, Kherson, Mykolaiv, Zaporizhzhia, Khmelnytskyi, Kharkiv, Dnipro, Poltava, Zhytomyr, Sumy, Chernihiv e Kirovohrad.
Almeno due persone sono state uccise nella città di Kryvyi Rih, nell’Ucraina centrale, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dove è stato colpito un albergo. Nella regione di Zaporizhzhia il bilancio è di tre persone uccise e cinque ferite, tutte civili. I sistemi di difesa aerea della regione di Kiev sono entrati più volte in funzione durante la notte. “Tutto ciò che volava verso la capitale dell’Ucraina è stato distrutto”, ha detto Serhiy Popko, capo dell’amministrazione militare della città.
Ieri invece la Russia ha lanciato oltre duecento fra missili e droni, uccidendo almeno sette persone e danneggiando diverse infrastrutture energetiche. I cittadini si sono riparati nei rifugi sotterranei. L’allarme è scattato questa notte quando i bombardieri russi Tu-95ms sono decollati dalla base aerea di Engels, com’era avvenuto il giorno precedente. “Condanno con la massima fermezza la guerra della Russia contro l’Ucraina e le sue azioni volte a gettare l’Ucraina nell’oscurità. – ha detto il presidente Usa Joe Biden – Gli Stati Uniti stanno inoltre inviando attrezzature all’Ucraina per riparare i suoi sistemi energetici e rafforzare la resilienza della rete elettrica Ucraina”.
Biden ha detto anche che la Russia non avrà mai successo in Ucraina e lo spirito del popolo ucraino non sarà mai spezzato. Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, è atteso oggi alla centrale nucleare russa del Kursk. Nella regione è in corso dal 6 agosto scorso un’incursione da parte delle forze armate ucraine. L’obiettivo di Grossi è di valutare in modo indipendente ciò che sta accadendo visitando direttamente l’infrastruttura. La centrale si trova a circa quindici chilometri dalla frontiera e Mosca alcuni giorni fa ha denunciato il tentativo di attacco con un drone.
“La sicurezza di tutte le centrali nucleari è una questione fondamentale per l’Aiea. – ha affermato Grossi – Durante tutte le fasi del conflitto russo-ucraino, l’Agenzia ha regolarmente vigilato contro il rischio di incidenti nei combattimenti in prossimità delle centrali”. Sul caso delle centrali è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani: “Dobbiamo evitare che le centrali nucleari diventino luogo di combattimento, e abbiamo sempre proposto di fare delle zone franche attorno alle centrali”.
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