Il Pos come il bancomat: le ultime misure inserite in manovra

Aprire al prelievo direttamente dal Pos, questa è l’ultima novità che emerge dalla manovra: tutti i dettagli

L’obiettivo è quello di aprire al prelievo direttamente dal Pos. Un’idea nata per aiutare soprattutto quelle aree interne o i piccoli comuni dove oramai si trova con difficoltà uno sportello bancomat. E c’è spazio così anche per spingere la circolazione dei contanti nella manovra di  Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti.

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Pos come bancomat, le novità – Cityrumors.it (PixaBay)

 

Per i cittadini a breve potrebbe essere più facile avere del contante, prelevando direttamente col Pos in negozio: ritoccando le norme antiriciclaggio il governo punta a favorire «il convenzionamento di esercizi commerciali diffusi sul territorio (tabaccai, edicole, farmacie, supermercati e altri punti vendita della grande distribuzione organizzata») per cui si registra un «interesse» che viene però «ostacolato» appunto dalla normativa antiriciclaggio (i controlli scatteranno solo sopra i 250 euro). Una misura «in controtendenza» rispetto alla «contrazione degli sportelli tradizionali», spiega la relazione illustrativa, che rappresenterebbe un vantaggio anche per gli esercenti. Distribuendo contante, infatti, avrebbero «una riduzione delle giacenze» e dei «rischi per la sicurezza» collegata alla presenza di liquidità in negozio.

Le novità della manovra

Altra novità riguarda invece il ritorno del tetto al tax credit per i compensi di attori e registi. Il governo lo ha introdotto nel testo con una errata corrige presentata ieri. Questo punto era sfuggito nel momento in cui il testo finale della legge di Bilancio era stato inviato al Senato. Il tetto, infatti, compariva nelle bozze ma non nel ddl inviato a Palazzo Madama.

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Sarà possibile prelevare contanti in edicole e tabaccai – Cityrumors.it (PixaBay)

 

Tra i nuovi balzelli – oltre a una serie di interventi sulla casa e pure sul diritto di superficie, che porterà quasi mezzo miliardo (ma nel 2025) – vanno annoverate anche la possibilità per i Comuni in uscita dal dissesto finanziario di far pagare a ogni passeggero (di aereo o nave) una tassa d’imbarco fino a 3 euro ma anche l’aumento della tassa di soggiorno, solo nell’anno del Giubileo, che a Roma e Venezia potrà arrivare fino a 12 euro.

L’attenzione ai piccoli comuni punta anche al contrasto dello spopolamento, con un finanziamento da 50 milioni che è solo una delle tante piccole voci della manovra. Il record, per ora, sono i 265mila euro per il 2024 per l’impianto funiviario di Savona.

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