Processo Trump, il tycoon non ha dubbi: “E’ un attacco all’America”

Processo Donald Trump, il tycoon non ha assolutamente dubbi: “E’ un attacco all’America”, gli ultimi aggiornamenti 

Nella giornata di lunedì è iniziato il processo contro Donald Trump. Il candidato alla presidenza degli Stati Uniti D’America è accusato di aver pagato il silenzio della pornostar Stormy Daniels. Un processo che, però, il tycoon fa fatica a digerire. Anzi, descrive il tutto come un “attacco all’America” ed anche una “persecuzione politica“. Una volta entrato nel tribunale di Manhattan, a New York, l’imprenditore ha rivelato che fino ad ora non era mai successo una cosa del genere in tutta la storia degli USA.

Processo Trump
Il candidato alla presidenza USA, Donald Trump (Ansa Foto) Cityrumors.it

Senza dimenticare anche il “rapporto” molto complicato con il giudice Merchan. Come annunciato in precedenza ha rivelato che questo processo non è altro che un attacco al Paese che, a detta sua, starebbe fallendo. In questo caso non si sono fatte attendere gli attacchi nei confronti del suo rivale Joe Biden, definito come un “incompetente“. Un processo per aver falsificato documenti finanziari della sua organizzazione per usare fondi neri per acquistare il silenzio dell’ex pornostar.

USA, processo Trump si conclude senza giurati

Nel frattempo il giudice ha respinto la richiesta di ricusazione presentata dagli avvocati di Trump. La difesa, infatti, ha chiesto a Merchan di abbandonare il processo per un presunto “conflitto di interessi”. Il tutto per un semplice motivo? Ovvero che sua figlia lavora per un’azienda legata al partito democratico. “No” secco del giudice che sosteneva: “Richiesta basata su una serie di riferimenti, allusioni e speculazioni non supportate“. 

Processo Trump
Il candidato alla presidenza USA, Donald Trump (Ansa Foto) Cityrumors.it

Un primo giorno di processo che si è concluso senza giurati. In un primo momento 50/96 candidati nel processo sono stati esclusi dopo aver dichiarato che non potrebbero essere imparziali nel giudizio. Una selezione che è proseguita nella giornata di ieri, martedì 16 aprile. 

Non è finita qui visto che, nonostante le assenze delle telecamere in aula, in molti hanno notato un certo “appisolamento” da parte di Donald Trump. Lo stesso che è stato definito dagli stessi cronisti che lo hanno etichettato con il nomignolo di “Sleepy Don“. Come è apparso in più di una occasione? Con bocca aperta, occhi chiusi e testa penzolante. Il tutto durato per diverse ore. Scene addirittura definite “comiche” da parte dei cronisti che hanno notato un Trump che stava seriamente per addormentarsi. 

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