Protesta per il sequestro della propria vettura, ma il gesto del carro attrezzi lo spiazza: nulla da fare per il conducente dell’auto
Una vicenda che supera abbondantemente i limiti dell’assurdo quella che arriva direttamente dagli Stati Uniti D’America. Vittima un uomo di 61 anni, Carlye Thomas, conosciuto nel quartiere dove viveva di East Flatbush (New York) come “Quench“. A raccontare quanto è accaduto al patrigno la figlia Andrele Peters. Quest’ultima ne ha parlato nel corso di una intervista rilasciata all’emittente televisiva “CBS“.
Secondo quanto riferito dall’uomo pare che il 61enne sia morto al termine di un litigio e con un violento pugno in faccia. Lo stesso che non gli ha lasciato scampo. Il tutto si è verificato nella serata di sabato 16 marzo, ma solamente nelle ultime ore la vicenda è stata resa nota. La vittima ha lasciato l’auto nel solito posto di sempre, ovvero nella stazione di servizio. Dopo aver parcheggiato si era recato in un locale dove aveva bevuto qualche bicchiere.
Le figliastre dell’uomo raccontano che, per soli 10 dollari, i dipendenti della Shell lasciano parcheggiare i vicini. Però, quella sera, qualcosa è andato decisamente storto visto che, come raccontato da un dipendente della stazione di servizio, l’uomo si sarebbe rifiutato di pagare e si stava dirigendo verso casa. Dopo due ore è stato chiamato il carro attrezzi.
Uno dei personali della stazione di servizio ha chiamato l’uomo per annunciargli che la vettura era stata rimossa e che si trovava già sul carro attrezzi. Dopo aver ricevuto la notizia il 61enne è uscito di casa dove ha avuto una discussione animata con l’autista del carro attrezzi. Le cose sono precipitate quando l’autista di quest’ultimo mezzo non ha colpito l’uomo con violento pugno al volto che lo ha mandato al tappeto. Purtroppo, però, Carlye non si è più rialzato dal marciapiede.
L’uomo è stato portato d’urgenza in ospedale, ma il suo cuore ha smesso di battere poco dopo. Su questa vicenda sono partite immediatamente le indagini della polizia che ha arrestato l’aggressore: si tratta di un uomo di 30 anni che è stato preso in custodia. Soddisfazione per le figliastre della vittima in merito all’arresto: “Spero che sconti una pena lunghissima visto che ha tolto la vita al nostro papà che non tornerà più indietro“.
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