Dopo le decisioni prese dal ministro Valditara per cambiare la scuola italiana: arrivano le proposte dello stesso per l’Ue.
Una proposta ambiziosa e destinata a far discutere sta per sbarcare sul tavolo dell’Unione Europea: il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intende promuovere un divieto generalizzato all’uso dei cellulari in classe.

L’obiettivo è chiaro e perentorio: migliorare il benessere e l’apprendimento dei giovani, sottraendoli alle distrazioni digitali che troppo spesso ostacolano la concentrazione e la socializzazione all’interno dell’ambiente scolastico. Questa iniziativa italiana mira a portare il dibattito a livello comunitario, auspicando un’azione coordinata per scoraggiare l’utilizzo degli smartphone durante le ore di lezione in tutta Europa.2
Dalla sicurezza al divieto dei cellulari: le mosse di Valditara per una scuola rinnovata
La proposta sul divieto dei cellulari in classe si inserisce in un più ampio pacchetto di misure introdotte dal Ministro Valditara, volte a ridefinire l’ambiente scolastico italiano e a ripristinare l’autorità e il rispetto all’interno delle aule. Solo pochi mesi fa, il Ministro aveva già annunciato un provvedimento drastico: “Arresto in flagranza per chi picchia docenti e presidi“, un segnale forte contro la violenza e a tutela del personale scolastico.

Parallelamente, l’attenzione si è concentrata sull’uso degli smartphone. Sebbene la circolare ministeriale abbia già introdotto lo stop ai cellulari a scuola, Valditara ha espresso l’intenzione di valutare un’estensione del divieto. Attualmente, il provvedimento impedisce l’uso del telefono in classe per gli studenti fino ai 14 anni, ma il Ministro sta considerando di applicare la stessa restrizione anche agli studenti over 15, riconoscendo che le distrazioni derivanti dagli smartphone non conoscono fasce d’età. L’obiettivo è creare un ambiente di apprendimento più sereno e proficuo, in cui la tecnologia sia uno strumento al servizio della didattica e non una fonte di distrazione costante.