Un bambino di due anni è mezzo è scomparso nei pressi del suo paese, il motivo potrebbe rivelarsi drammatico
Arrivano pessime notizie in merito al piccolo Émile, bambino scomparso presso la zona di Le Vernet un mese fa. Un’escursionista che si era avventurato nei vicini boschi francesi ha contattato le forze dell’ordine avvertendole di averne ritrovato i resti. Una scoperta macabra che pone fine a tutte le speranze di ritrovamento e che apre a scenari davvero terrificanti. Secondo quanto riporta l’ufficiale Jean-Luc Blanchon, ci sarebbero anche le possibilità che il ragazzo sia stato divorato da qualche animale selvatico. Un’ipotesi che, stando a quanto riferiscono dalla polizia, non sarebbe effettivamente così remota.
Un evento del genere, al contrario, sarebbe una spiegazione alle ossa spezzate e i segni dei morsi che sono stati individuati sul corpo del piccolo. Prima di sbilanciarsi su ogni pista, però, verranno avviate delle indagini, per mezzo delle quali si cercherà di risalire alla causa, tenendo aperta ogni porta. Proprio in tal senso fondamentali sono le possibili testimonianze degli abitanti del posto che, nel corso di questi giorni, hanno rilasciato numerose dichiarazioni ai microfoni dei vari media locali. Molti di questi non hanno esitato a esporsi, dando per certe le loro idee, forti di una profonda conoscenza del luogo e degli animali che lo ‘frequentano’.
Tra i primi a esprimersi senza timori o peli sulla lingua è proprio un abitante del posto che, intervenuto a ‘Le Parisien’ ha spiegato: “Il piccolo deve essere stato vittima di un animale. E vedo solo il lupo come colpevole. Dicono che i lupi abbiano paura degli esseri umani, ma un ragazzino così piccolo avrebbe potuto vedere il lupo come una nuova preda“. Un’idea sposata anche da Stéphane Chevrier, presidente dell’associazione di caccia del Vernet, a ‘Le Figaro’: “Ucciso da un lupo? La nostra regione delle Alpi dell’Alta Provenza ospita una delle popolazioni di lupi più numerose“.
Sempre a proposito di istituzioni, diretto e forte è anche la nota scritta dal sindaco del villaggio francese che, inizialmente si distacca da quelle dei suoi concittadini: “Non posso fare a meno di credere che in questo caso sia coinvolto un adulto. Émile non sarebbe mai andato da solo sul luogo del ritrovamento” – per poi però riallacciarsi al loro discorso e riferire: “Ci sono alcuni lupi qui, soprattutto d’estate tra le greggi di pecore. Un lupo potrebbe benissimo rapire un bambino al pozzo del villaggio“. Insomma, se da una parte il dubbio rimane e si cerca di capire cosa sia accaduto, dall’altra il caso sembrerebbe bello che risolto.
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