Sovraffollamento carceri, Capece (polizia penitenziaria): “Così non è umano, servono provvedimenti urgenti”

La situazione dei penitenziari è al collasso e che lo dica un addetto ai lavori è preoccupante: “Oltre 9.000 detenuti hanno una pena di un anno e potrebbero uscire, ma…”

Così non si può andare avanti, è una situazione insostenibile per i detenuti ma anche per chi deve controllarli e garantire la sicurezza dei cittadini…”. A parlare in questo modo così duro e deciso è Donato Capece il segretario sindacale del Sappe che cura gli interessi e le tutele degli agenti di polizia penitenziaria. E la situazione è davvero preoccupante e da gestire con urgenza.

Le carceri italiane
Sovraffollamento carceri, Capece (polizia penitenziaria): “Così non è umano, servono provvedimenti urgenti” (Ansa Foto) Cityrumors.it

In Italia ci sono oltre 63 mila detenuti che sono all’interno delle case circondariali con meno di 35 mila agenti della polizia penitenziaria a sorvegliare e controllare, “una situazione insostenibile e ai livelli di guardia“, riferisce Capece che cerca di spiegare come non si può tollerare una situazione del genere, in un paese come l’Italia.

E’ veramente preoccupato per quello che sta vivendo e succedendo, con il governo ma anche l’opposizione che fanno poco o nulla per capire che la situazione è davvero grave e servono provvedimenti urgenti e che “soprattutto devono essere retroattivi se si vogliono garantire determinate situazioni per chi è all’interno dei penitenziari“. Si sta avvicinando l’estate e la questione è più seria di quella che si pensa.

Ci sono 9000 detenuti con pena di un anno e potrebbe uscire e far respirare le carceri…

Il carcere oggi è una sofferenza per chi deve scontare una pena“, dice quasi supplicando il segretario del Sindacato della polizia penitenziaria che da tempo chiede incontri e provvedimenti. Uno dei pochi che sta tentando di fare qualcosa dal punto di vista politico è il deputato di Italia Viva Roberto Giachetti che ha presentato una legge in commissione parlamentare che parla di “liberazione speciale”, ovvero aumentare da 30 a 75 giorni l’uscita anticipata a chia sta per finire di scontare una pena. Un discorso che è stato preso seriamente anche da parte della maggioranza, anche dal presidente del Senato La Russa che preferisce chiamarla “legge di buona condotta”.

Stiamo chiedendo a gran voce di fare dei provvedimenti retroattivi per rendere il carcere più umano e per far uscire persone che possono uscire“, spiega Capece che fa l’esempio drammatica di Poggio Reale a Napoli dove ci sono 2130 detenuti per un carcere che può contenere tra i 1000-1200 detenuti al massimo, “figuratevi i disagi che si possono creare e che ci sono, con i poliziotti che devono garantire la sicurezza”.

Il penitenziario
Ci sono 9000 detenuti con pena di un anno e potrebbe uscire e far respirare le carceri…(Ansa Foto) Cityrumors.it

Ma quanto sostiene Capece e importante e da non sottovalutare, soprattutto se a dirlo è un addetti ai lavori della polizia penitenziaria: “Nelle nostre carceri in tutta Italia ci sono 9715 detenuti con una pena definitiva con un anno da scontare ma perché sono ancora in carcere e non con altri provvedimenti che possono fare fuori dal carcere?”

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