Si sta parlando della Missione Artemis con l’inizio previsto ad aprile del 2026 e nell’allunaggio per la prima volta tre europei, uno è dell’Italia
Una decisione storica. Riparte in tutto e per tutto la missione della Nasa per la Luna. Si chiama Artemis e oltre un equipaggio americano è previsto che ci siano tre europei a bordo, uno di questi arriverà dall’Italia. Una svolta incredibile per un astronauta che arriva direttamente dal Belpaese e potrà fare quello che fece Armostrong, ovvero passeggiare sulla Luna.

L’annuncio è stato dato in queste ultime ore dall’Esa tramite il Consiglio Ministeriale dell’Agenzia spaziale europea, con l’assemblea che si è tenuta in questi ultimi giorni a Brema in Germania dove c’erano anche dirigenti e funzionari americani della Nasa, dove sono stati annunciati i percorsi per tornare sulla Luna a tutti gli effetti.
Oltre all’astronauta italiano, ci saranno anche un tedesco e un francese. Sembra quasi una barzelletta, ma è tutto vero con l’Italia che ha recitato e sta recitando in questi anni, una parte importante per lo sviluppo tecnologico. C’è grande fermento per la decisione che è stata presa in realtà da diversi mesi, ma in queste ore è stata annunciata e confermata, con tanto di equipaggio europeo composto da un francese, un tedesco e un italiano.
Cristoforetti e Parmitano, uno di loro sulla Luna
Ogni ora e ogni giorno da adesso in poi saranno fondamentali anche perché in verità l’equipaggio sta già lavorando da settimane, anche se in maniera differenziata. L’addestramento per Artemis, la missione Nasa che è partita circa cinque anni fa, vede attualmente coinvolti gli astronauti italiani Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano. Uno di loro due sarà scelto per andare anche se entrambi faranno le stesse cose per la preparazione alla missione chiamata Artemis.
Tutto è previsto che parta per aprile del 2026, quindi non tra molto, ma è anche verosimili, come accade spesso in questi casi che possa subire alcuni ritardi non tanto di giorni ma di settimane, questo per garantire ulteriore sicurezza e per verificare che tutto sia a posto e in ordine. Ci sarà una prima fase nel lancio di una missione che, per diverso tempo, orbiterà attorno alla Luna. Dopodiché ci sarà l’allunaggio anche se non è stata ancora resa noto momento e data ufficiale, anche perché lo sbarco vero e proprio sarebbe previsto tra il 2029 e il 2030 con tanto di realizzazione di una stazione spaziale permanente.

L’entusiasmo del ministro Adolfo Urso, presente in persona e direttamente al Consiglio ministeriale dell’Esa a Brema, non trattiene l’emozione per quello che è stato ottenuto e deciso, tanto che spiega quanto sia importante per l’Italia.
“Siamo tornati ad essere protagonisti insieme alla Francia e alla Germania e segniamo il rilancio dell’Europa” ha detto il ministro del Made in Italy e dello sviluppo Urso. “L’Italia ha aumentato il suo contributo di oltre il 13% rispetto a tre anni fa. Siamo giunti a 3,5 miliardi di euro e questo ha contribuito a raggiungere, in qualche misura a superare le aspettative della stessa Agenzia Spaziale Europea, della nostra Unione Europea”. L’intero budget dell’Esa sarà di 22 miliardi di euro per i prossimi tre anni, cinque in più rispetto alla ministeriale del 2022.





