Tre ragazze torturate e uccise in diretta su Instagram: “Una vendetta”

Orrore Narcos: tre giovani donne, tra cui una 15enne, torturate e uccise per vendetta in diretta Instagram. L’allarme per la violenza del narcotraffico

È un atto di barbarie che ha sconvolto l’Argentina, un crimine che segna un’escalation terrificante nella violenza legata al narcotraffico. Tre giovani donne, tra cui una quindicenne, sono state attirate in una trappola mortale, torturate in diretta streaming su un gruppo privato di Instagram davanti a 45 spettatori, e infine brutalmente uccise.

Il luogo della mattanza
Tre ragazze torturate e uccise in diretta su Instagram: “Una vendetta” (Screenshot X) – Cityrumors.it

Il movente? Una vendetta spietata per della cocaina rubata. La tragedia ha avuto inizio venerdì scorso. Le vittime – Brenda del Castillo (20 anni), Morena Verdi (20) e la minorenne Lara Gutiérrez (15) – sono state adescate con la promessa di 300 dollari per partecipare a un presunto “sex party” in una casa alla periferia di Buenos Aires.

Invece del denaro promesso, le giovani sono state catturate e sottoposte a sevizie inimmaginabili. Il punto più agghiacciante è la cinica messa in scena: i narcotrafficanti hanno trasmesso la tortura in diretta a un gruppo privato di 45 persone su Instagram.

In pratica, hanno trasformato un atto criminale in un macabro spettacolo per affermare il loro potere. Dopo le sevizie, le tre donne sono state uccise e i loro corpi sono stati ritrovati sepolti in sacchi di plastica.

La vendetta per un po’ di cocaina rubata

Le autorità ritengono che gli omicidi siano stati eseguiti per lanciare un messaggio brutale. Una delle vittime, infatti, è sospettata di aver rubato un pacchetto di cocaina a un capo del gruppo criminale nel quartiere “Villa 1-11-14”. “Stavano cercando di mandare un messaggio: ‘Questo è ciò che succede a chi mi ruba la droga’“, ha confermato Javier Alonso, Ministro della Sicurezza della provincia di Buenos Aires.

Cocaina
La vendetta per un po’ di cocaina rubata – Cityrumors.it

Il crimine ha scatenato un allarme sociale e politico. L’Argentina non è abituata a questo livello di narco-violenza, più tipica di paesi come il Messico. Esperti e attivisti hanno immediatamente collegato l’espansione dei cartelli all’aumento della povertà e ai tagli ai servizi pubblici.

Quando il governo è assente, permette a una cultura di distruzione e morte di crescere incontrollata“, ha dichiarato la diocesi cattolica di San Justo, condannando l’indifferenza. Nel frattempo, l’indagine ha portato all’arresto di quattro sospettati, due uomini e due donne, alcuni dei quali sarebbero stati assunti per ripulire la scena del crimine.

LEGGI ANCHE… Arrestato all’aeroporto: aveva nascosto 16 bustine di droga… dentro di sé

Ma la comunità e le famiglie chiedono un’azione decisa. La madre di Brenda del Castillo ha espresso il dolore di una nazione: “Me l’hanno portata via e voglio che paghino per quello che hanno fatto. Voglio che paghino tutti“.

Gestione cookie