Un disegno di legge che verrà discusso oggi e che sta già generando polemiche e discussioni: “Mai si era arrivati a tanto”. Le donne che abortiscono e chi le aiuta, rischiano fino a trenta anni di carcere
Un emendamento che consentirà ai giudici di condannare le donne che abortiscono a decenni di carcere e che potrebbe limitare l’uso di IUD (dispositivi intrauterini) e la fecondazione in vitro. Questo il disegno di legge che sta per arrivare in Parlamento e che potrebbe rappresentare una novità assoluta per questi temi.

La nuova Legge ha già scatenato polemiche e divisioni e ha portato a discussioni politiche e morali. Da una parte i favorevoli, che esultano di fronte a nuove e più restrittive indicazioni sull’aborto: dall’altra chi pensa che, con questo nuovo indirizzo, si rischia un preoccupante salto all’indietro di diversi decenni. Il disegno di legge sull’aborto è solo una parte di una serie di passaggi legislativi che il Governo sta studiando e che include anche severe proibizioni.
Ma andiamo per ordine: la nuova Legge sta per essere discussa nella Carolina del Nord: gli sviluppi vengono controllati con grande attenzione in tutti gli Stati Uniti e in gran parte degli Stati membri della Nato. In base a ciò che verrà discusso e deliberato, si potranno constatare nuovi scenario a livello internazionale. “Ma davvero c’è ancora chi crede che sia giusto punire una donna che intende abortire?“, si chiedono molti utenti sui social. Altri regalano una chiave di lettura diversa: “Il problema non è mettere in discussione l’aborto, ma creare delle leggi apposite. Che lo regolamentino in modo chiaro”.
La sottocommissione per gli Affari Medici del Senato statale si riunirà domani per discutere la sua possibile realizzazione: il disegno di legge,che all’inizio sembrava impossibile da realizzare, è andato avanti ed è arrivato fino ai rami principali del Parlamento. Nessuna proposta negli Stati Uniti era arrivata fino alla Commissione specifica: per ritrovare una situazione similare bisogna tornare indietro a quando la Corte Suprema ha annullato la sentenza Roe v. Wade nel 2022, aprendo la porta agli Stati per attuare divieti di aborto.
La nuova proposta che divide l’opinione pubblica
La proposta, per come è stata concepita, vieterebbe tutti gli aborti a meno che la vita della donna che lo richiede non venga considerata in pericolo. L’attuale legge statale vieta alle donne di abortire dopo che è stata rilevata l’attività cardiaca nel feto: un passaggio che generalmente avviene intorno alle sei settimane di gravidanza. La legge attuale consente anche l’aborto per le vittime di stupro e incesto fino a 12 settimane. Secondo il disegno di legge, le donne che abortiscono e chi le aiuta potrebbero rischiare fino a trenta anni di carcere. Inoltre verrebbero aboliti i dispositivi intrauterini e limitata la fecondazione in vitro. Fornire informazioni sugli aborti sarebbe illegale.

Il Senatore repubblicano Richard Cash, che sponsorizza il disegno di legge ed è una delle voci più decise contro l’aborto in Senato, presiederà la sottocommissione. Il mese scorso ha riconosciuto l’esistenza di problemi riguardo al potenziale divieto di contraccezione e alla restrizione dei consigli che i medici possono dare ai pazienti. Ma non ha dato alcuna indicazione su quali modifiche lui o il resto della sottocommissione potrebbero sostenere. Sei dei nove membri sono repubblicani. L’aborto resta una questione molto delicata e parzialmente irrisolta negli Stati Uniti. South Carolina Citizens for Life, uno dei più grandi e antichi oppositori dell’aborto dello stato, ha rilasciato una dichiarazione il mese scorso in cui afferma di non poter sostenere il disegno di legge di Cash perché anche le donne che abortiscono sono vittime e non dovrebbero essere punite. Equal Protection South Carolina , per bocca del fondatore Mark Corral, ha invece ribadito che. “l’aborto è un omicidio e dovrebbe essere trattato come tale”





