Turista uccisa a Napoli da una statuina gettata da un balcone: fu opera di un bambino di 13 anni

La Procura dei Minorenni di Napoli ha chiuso le indagini sulla morte di Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni uccisa oltre otto mesi fa mentre stava passeggiando nella zona dei Quartieri Spagnoli

Chiara Jaconis, 30enne di Padova residente per lavoro a Parigi, era in visita a Napoli in compagnia del fidanzato e si stava concedendo una passeggiata a poche ore dal volo che dall’aeroporto di Capodichino l’avrebbe riportata a casa quando è stata improvvisamente colpita da un oggetto precipitato da un balcone in via Sant’Anna di Palazzo. L’impatto le ha causato una grave ferita alla testa che, nonostante un delicato intervento chirurgico, le è risultato fatale.

Una vera tragedia
Turista uccisa a Napoli da una statuina gettata da un balcone: fu opera di un bambino di 13 anni – Cityrumors.it

Chiuse le indagini sulla morte della turista padovana di 30 anni uccisa nel settembre scorso da quella che poi è stato stabilito essere una piccola statua caduta da un balcone. Dopo la chiusura delle indagini la Procura dei Minorenni ha ricostruito l’accaduto e ha trovato il responsabile in un ragazzino di tredici anni, forse autore in passato di altri lanci di oggetti dal balcone.

Una tragedia che sconvolse la città

Una città meravigliosa che merita sicuramente una visita almeno una volta nella vita. Il golfo, il mare, Posillipo e i vicoli caratteristici dei Quartieri Spagnoli che riportano ad atmosfere che sembrano oramai appartenere a un passato che forse non c’è più. Esattamente quello che ha pensato Chiara Jaconis quando, nel settembre del 2024, decise di concedersi qualche giorno di vacanza insieme al suo fidanzato a Napoli, prima di ritornare a Parigi dove stava realizzando il suo grande sogno di lavorare nella moda.

Una tragedia che sconvolse la città – Cityrumors.it

Ma quel sogno si è spezzato per sempre come la gioia e la felicità di quel viaggio, proprio l’ultimo giorno, quando, in attesa dell’orario giusto per recarsi in aeroporto e imbarcarsi per il volo per la capitale francese, ha deciso di concedersi un’ultima passeggiata tra i caratteristici vicoli dei Quartieri Spagnoli. Ma giunti in via Sant’Anna di Palazzo una statuetta gettata da un balcone la colpì in pieno sulla testa e nonostante l’immediato ricovero nel più vicino ospedale, la donna morì per le profonde ferite riportate. Una tragedia assurda che sconvolse l’intera città, “la notizia della morte di Chiara è un grande dolore. Ci stringiamo alla famiglia così duramente colpita da questa disgrazia che tocca profondamente tutti noi”, disse addolorato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

La statua fu lanciata da un ragazzino

Le indagini scattate immediatamente dopo otto mesi sono arrivate a una verità sconvolgente. La Procura dei Minorenni di Napoli infatti, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, avrebbe individuato il responsabile in un “tredicenne problematico“, non imputabile a causa della sua età, che già in passato si sarebbe reso protagonista di lanci di oggetti dal balcone. Vista l’età non è considerato imputabile, mentre la posizione del fratello 14enne è stata archiviata. Resta, invece, aperta l’inchiesta della procura ordinaria per verificare eventuali responsabilità dei genitori.

La statua fu lanciata da un ragazzino – Cityuru,mors.it

Le accuse ipotizzate nei loro confronti restano comunque molto gravi: omicidio colposo in concorso e mancata sorveglianza. Entrambi ascoltati a settembre, hanno comunque respinto ogni responsabilità, affermando di non aver mai visto quelle statuette, di non essersi accorti di nulla. Da quanto è stato appurato nel corso delle indagini, quel giorno il ragazzino avrebbe lanciato due statue e quella che ha colpito la turista veneta, che rappresentava una divinità pagana, pesava circa due chili e non ha lasciato la scampo alla donna.

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