Con questa “particolare” richiesta una donna si è presentata allo sportello di un ufficio postale di un piccolo paese in provincia di Verona, soltanto la prontezza dell’impiegata ha permesso di sventare il tentativo di raggiro
A Negrar di Valpolicella, un paesino alle porte di Verona, in Veneto, una signora ha rischiato di cadere in una truffa telefonica. Chi l’ha contattata al telefono infatti si è presentato annunciando l’arrivo di un pacco pieno di soldi, spedito dal figlio di Andrea Bocelli. L’anziana donna però era stata anche invitata a trasferire i propri risparmi su un conto “sicuro” delle Poste fine ultimo della tentata truffa.

Uno schema oramai perfettamente consolidato e utilizzato sempre più spesso da parte di truffatori senza scrupoli, la richiesta di denaro in cambio di un presunto regalo. La tecnica infatti è ben nota alle forze dell’ordine, si sfrutta la curiosità e la buona fede delle vittime utilizzando nomi noti al grande pubblico per aumentare la credibilità del messaggio.
Una delle truffe più comuni
Purtroppo le truffe ai clienti di Poste Italiane sono in forte crescita e diventano sempre più sofisticate e convincenti. Gli anziani restano un target privilegiato, ma ormai chiunque può essere ingannato se colto di sorpresa e sotto pressione. Basta una mail sospetta, un messaggio sms, una telefonata per cadere nella trappola e vedersi svuotato il conto. I truffatori infatti si fingono operatori postali o membri delle forze dell’ordine e fanno leva sull’ansia della vittima, per convincerla a cedere soldi e informazioni. Tecniche oramai consolidate che, nonostante i tanti casi segnalati e denunciati, non smettono comunque di mietere vittime ignare.

Una dei metodi più utilizzate è quello di chiamare a nome di un personaggio importante, un volto noto della televisione o dello star system in generale, un nome quindi che possa “tranquillizzare” la vittima e indurla a cadere nella trappola. Ed è proprio quello che accaduto nell’ultimo caso accaduto in questi giorni a Negra di Valpolicella in provincia di Verona sventato soltanto dalla prontezza dell’impiegata allo sportelo dell’ufficio postale locale.
Un bonifico per il figlio di Andrea Bocelli
“Devo fare un bonifico a Matteo Bocelli, il figlio di Andrea Bocelli”. Con queste parole una donna infatti si è presentata allo sportello dell’ufficio postale pronta a afre un versamento di molte migliaia di euro prelevandole dal suo conto personale. Secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti, tutto è iniziato quando la signora ha ricevuto sul telefono un messaggio: “Ho un regalo per te, sono il figlio di Andrea Bocelli”. In cambio però del regalo la donna avrebbe dovuto fare un versamento di migliaia di euro trasferendo così tutti i suoi risparmi su un conto sicuro delle poste italiane. Una procedura insolita, ma tipica di chi utilizza un nome importante per far cadere in errore un anziano.

L’insolita richiesta ha per fortuna però immediatamente insospettita l’impiegata dietro lo sportello che, prima ha provato a far desistere la signora dall’intento di effettuare questo versamento, ma che dietro l’insistenza continua della stessa donna, ha pensato così di contattare immediatamente i Carabinieri locali che subito si sono riusciti a rintracciare il marito della signora che, dopo aver raggiunto la moglie nell’ufficio postale, ha sventato il raggiro. Negli ultimi tempi, proprio per contrastare questo genere di truffe Poste Italiane ha diffuso un vademecum con regole e consigli pratici per capire immediatamente si è davanti ad un tentativo di frode e di raggiro: riconoscere la provenienza di email, sms e telefonate sospette, non avere fretta di agire, prestare attenzione a offerte troppo vantaggiose o promesse di guadagni facili e aggiornare spesso le password di accesso ai propri documenti personali.