USA, anche gli elettrodomestici sono un problema: i robot per pulire casa rappresentano un rischio se hackerati. Le possibili conseguenze.
Le macchine ribelli. Stavolta non si tratta di un film della saga âTerminatorâ. Negli Stati Uniti dâAmerica sta avvenendo davvero la rivolta dei robot. In molti pensavano di assistere a unâinnovazione tecnologica, ma la domotica â in queste settimane â potrebbe rappresentare unâarma a doppio taglio.
Chiedere a Daniel, uomo di mezza etĂ la cui vicenda ha fatto il giro dei quotidiani americani e non solo, il quale stava comodamente seduto sul divano di casa sua quando il robot che solitamente usa per pulire casa (funge da aspirapolvere elettrico) ha iniziato a insultarlo pesantemente con epiteti a sfondo razziale, inseguendolo per buona parte del salotto.
I robot hanno unâanima, oppure unâinterfaccia troppo semplice da hackerare. Gli esperti propendono piĂš per la seconda ipotesi. Infatti le macchine per agevolare le faccende domestiche hanno una sicurezza molto blanda e gli esperti di computer possono entrare e cambiare lâuso della stessa. Per non parlare della destinazione.
Una vicenda simile è accaduta a dicembre 2022, una signora americana (il cui nome resta riservato) ha visto diffondere in Rete le proprie immagini sul water. Tutto âmeritoâ della sua Roomba: macchinario utilizzato per spolverare le stanze dellâappartamento. Gli hacker sono entrati e hanno disposto il materiale a proprio uso e consumo.
Questo accade perchè la costruzione software degli accessori è molto semplice, agli occhi di un esperto in materia cercare di accedervi diventa quasi un esercizio di stile. Al centro di queste scelleratezze, tuttavia, non ci sarebbero soltanto ragazzi e ragazze scaltre con la tecnologia.
Si tratterebbe di una vera e propria piaga sociale: il rischio, ormai non piĂš velato, è che determinati dispositivi potrebbero cambiare (in peggio) la privacy delle persone. Ă giĂ scattato, non solo negli USA, lâallarme sicurezza: se gli hacker possono entrare negli elettrodomestici a tecnologia Bluetooth e non solo, una moltitudine di dati sensibili è a rischio diffusione.
Nelle mani sbagliate, questo patrimonio potrebbe causare non pochi danni. Per giunta su scala mondiale. Sotto la lente dâingrandimento persino Amazon Alexa, il classico robot multi-uso idoneo per fare calcoli, garantire promemoria, sveglia e altri tipi di utilizzo. Quel tipo di accessorio potrebbe essere usato contro i proprietari cambiando il riconoscimento vocale dallâesterno.
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La sicurezza di questi ausili è sempre in aggiornamento, ma sembra che gli sforzi per garantirne lâimpermeabilitĂ non siano stati sufficienti. Il caso scoppia in America, la patria di Musk e dei taxi senza guidatore, ma coinvolge il mondo intero. ServirĂ una legislazione particolare in caso di ulteriori soprusi: quello che, fino a poco tempo fa, sembrava essere un vuoto normativo sta per essere colmato. A farne le spese molti utenti inermi, ma i rischi potrebbero presto tramutarsi in certezze. Anche a livello penale.
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