“Vietato l’ingresso ai politici di un partito”: scoppia il caos per il cartello shock

Un cartello scatena la battaglia politica: i gestori di alcuni locali hanno deciso di vietare l’ingresso ai politici di un determinato partito

Il rispetto e l’apprezzamento nei confronti della classe politica italiana è arrivato al minimo storico. In Italia, così come nel resto dell’Europa è terminata la fiducia e la voglia di credere ai nostri rappresentanti. Proteste che in passato sono sfociate in manifestazioni di massa, in astensioni generali al voto e in altre forme di protesta pubblica. Ma mai si era arrivati ad una situazione simile a quella che si è verificata oggi.

Divieto di ingresso al pub
“Vietato l’ingresso ai politici di un partito”: scoppia il caos per il cartello shock – cityrumors.it

Una presa di posizione mai vista: una protesta clamorosa che ha portato un’intera categoria a scagliarsi contro i politici di un certo schieramento politico. Tanto da bannarli a tutti gli effetti. Da vietarne l’ingresso all’interno del proprio locale: a causa di una legge considerata iniqua e che è stata contestata dalla stragrande maggioranza dei lavoratori.

Vietato l’ingresso ai deputati nel pub: la clamorosa battaglia

“E’ vietato l’ingresso ai rappresentanti del partito laburista”. Questo il cartello affisso dai gestori dei pub in tutto il Regno Unito. Se i deputati, che tornavano a casa per le feste di Natale, speravano di rifugiarsi in alcuni locali per una birra in compagnia di amici e parenti, dovranno necessariamente cambiare idea: nelle ultime settimane infatti è scattata una vera e propria mobilitazione generale da parte dei baristi e dei gestori dei pub.

un pub inglese
Vietato l’ingresso ai deputati nel pub: la clamorosa battaglia – cityrumors.it

Il motivo? Si tratta di una forte presa di posizione, creata come segnale di protesta  contro le modifiche alle imposte commerciali (business rates) annunciate dalla Cancelliera dell’economia, Rachel Reeves, nell’ultimo bilancio. Una campagna destinata a privare molti deputati laburisti della possibilità di rifugiarsi nei pub: a causa dell’ostilità che li accompagna. Molti di loro hanno confermato recentemente  di incontrare frequenti ostilità nei locali pubblici, dopo i primi 18 mesi di governo in cui i consensi del partito sono crollati dal 34% al 18%. “Il pub locale era il posto dove andavo con i figli per essere una famiglia normale. Ma le ultime volte siamo finiti per essere insultati dagli altri clienti”, ha detto un deputato in un’intervista alla stampa britannica. Si tratta di Tom Hayes, deputato di Bournemouth East, che ha pubblicato sui social un video nel quale manifesta tutta la sua costernazione per essere stato bandito dal Larderhouse, uno dei suoi locali preferiti, affermando che tali iniziative minano la cultura inclusiva delle attività locali.

La clamorosa protesta dei gestori dei pub

Nonostante la manovra della Reeves sia stata accolta positivamente dai mercati finanziari per l’eliminazione del tetto ai sussidi per il secondo figlio, il settore dell’ospitalità è sul piede di guerra. Persino la stessa Rachel Reeves rischia di non essere servita nel suo collegio di Leeds, essendo stata bandita dal pub Marsh Inn. La controversia nasce da un ricalcolo delle rendite catastali degli immobili commerciali che entrerà in vigore dal prossimo aprile: per i gestori degli hotel ci sarà un aumento delle tasse del 115%. Per i pub il rialzo sarà del 76%.

Pub
La clamorosa protesta dei gestori dei pub – cityrumors.it

Una norma che ha scatenato la reazione dei gestori di pub e bar (coinvolti anche loro, mentre per i responsabili dei supermercati gli aumenti sono stati solo del 4%). Ai microfoni del Times, il gestore di un pub ha spiegato che il valore fiscale della sua attività è raddoppiato in un istante. Questo si riflette inevitabilmente sul consumatore: “Dieci anni fa una pinta costava 3,40 sterline; ora stiamo sfiorando le 7 sterline“. I deputati laburisti, colpiti dalle proteste, sono convinti che la battaglia intrapresa sia sbagliata. Alla luce dell’importanza dei pub nella cultura britannica.

Lo stesso Primo Ministro Keir Starmer è un cliente abituale del suo pub locale, il Pineapple, nel nord di Londra. Gli esperti di sondaggi sottolineano che mettersi contro i proprietari di pub è politicamente rischioso quanto scontrarsi con gli operatori sanitari. “I pub occupano un posto speciale nella psiche britannica”, afferma uno dei principali sondaggisti. “L’opposizione può facilmente accusare il governo di attaccare il cuore e la storia del Paese”.

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