Vishing, il nuovo fenomeno truffe dopo i messaggi: come riconoscerlo ed evitarlo

Come riconoscere e evitare l’ultima truffa del vishing. Ecco in che modo i criminali cercano di rubarti i soldi.

Il triste capitolo delle truffe contemporanee continua ad arricchirsi di “novità” di cui, ammettiamolo senza problemi, faremmo volentieri a meno. Le nostre tasche sono sempre più nel mirino di un esercito di truffatori mobilitati praticamente a tempo pieno con un unico scopo: segnare un “meno” sul nostro conto e un “più” sul loro.

Cos'è e come funziona la truffa del vishing
È allarme vishing: come riconoscere l’ultima truffa – cityrumors.it

Queste truffe hanno nomi strani. Gli utenti della rete non hanno fatto in tempo a familiarizzare con termini come “phishing” o “smishing” che già all’orizzonte si profila una nuova truffa dal nome bizzarro: il vishing. Dietro al nome strampalato però c’è una realtà agguerrita che è bene conoscere per tutelare al meglio il nostro portafoglio.

Cos’è allora il vishing? E come funziona questa ennesima truffa? Ecco una piccola guida per riconoscere le mosse truffaldine dei malintenzionati e evitare di cadere nella trappola che hanno teso per le loro vittime

Vishing, se lo riconosci lo eviti: come funziona l’ultima novità nel campo delle truffe

Vishing non è altro che l’unione di due parole: “voice” e “phishing”. Si tratta di un genere di truffa che ultimamente sta rapidamente prendendo piede. Il truffatore in questo caso viene a “pescarci” per via telefonica o attraverso un messaggio vocale. Il suo obiettivo? Naturalmente quello di entrare in possesso dei nostri dati, almeno di quelli utili per accedere al nostro conto o alle nostre carte. 

Come riconoscere la pericolosa truffa del vishing
Il vishing è una truffa particolarmente insidiosa – cityrumors.it

C’è un motivo ben preciso che rende conveniente il vishing agli occhi dei truffatori. Questi criminali sono prima di tutto abili manipolatori della mente. Padroneggiano le tecniche della cosiddetta “ingegneria sociale” e sono in grado di “hackerare” le nostre menti facendo leva su sentimenti basilari come paura e desiderio. I malintenzionati cercando di evocare questi sentimenti viscerali per non farci ragionare, per non darci modo di riflettere e farci agire in fretta.

In sostanza creano un finto problema presentandosi poi come magici e credibili risolutori per carpire la nostra fiducia. Possono indifferentemente cercare di terrorizzarci col pericolo di un’imminente perdita economica (cercando magari di convincerci che il nostro conto corrente è sotto attacco informatico o che abbiamo delle tasse arretrate da pagare) o, al contrario, di allettarci con la possibilità di una vincita rara e a portata di mano (un investimento ultra redditizio, un’offerta imperdibile). O ancora potrebbero far leva sul nostro altruismo, convincendoci ad aiutare una persona.

I truffatori si presentano sempre come figure autorevoli e istituzionali (dipendenti di banca, funzionari del Fisco, agenti assicurativi, ecc.) per conquistare la nostra fiducia. Come fare a riconoscerli e a evitare di cadere nella loro trappola? Semplicemente ignorando qualsiasi richiesta telefonica di dati personali, riagganciando immediatamente il telefono quando ci accorgiamo che dall’altra parte della linea c’è qualcuno che cerca di spaventarci per metterci fretta.

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