Codacons accusa Fedez di calunnia: il rapper il 6 maggio davanti al gup

Non finisce la querelle tra Fedez e il Codacons. Il 6 maggio il rapper milanese testimonierà in Tribunale. 

L’udienza sarà celebrata davanti al giudice per le udienze preliminari di Roma, nell’ambito del processo che vede imputato il marito di Chiara Ferragni per l’accusa di calunnia ai danni dell’associazione dei consumatori.

Codacons accusa Fedez di calunnia: il rapper il 6 maggio davanti al gup
Codacons accusa Fedez di calunnia: il rapper il 6 maggio davanti al gup (Ansa Foto) – cityrumors.it

In quella data, come hanno richiesto i difensori di Fedez, verrà sentito l’artista. Ma cosa è successo? Il caso risale al 2020, quando il cantante aveva fatto riferimento sui social a una presunta pubblicità ingannevole con un banner sul sito del Codacons in tema di Covid, con la quale l’associazione avrebbe chiesto donazioni ai propri iscritti.

Dopo la denuncia di Fedez, il presidente del Codacons Carlo Rienzi è stato indagato per truffa. Ma secondo la magistratura non sono stati commessi reati. Così l’associazione ha contro-denunciato Fedez, che in caso di condanna rischierebbe fino a sei anni di reclusione.

La Procura di Roma in un primo momento aveva chiesto l’archiviazione che però è stata respinta dal Tribunale, che ha disposto per il rapper milanese l’imputazione coatta per calunnia. Così a maggio Fedez sarà ascoltato dai magistrati che il giorno stesso decideranno per un rinvio a giudizio nei suoi confronti.

Codacons accusa Fedez di calunnia e chiede chiarimenti alla Guardia di Finanza

E la “guerra” non finisce qui. Il Codacons ha fatto sapere di un esposto presentato alla Guardia di Finanza per far luce sulle società riconducibili al rapper che, come spiegato in una relazione, negli anni avrebbero subito diverse modifiche degli asset societari. “Attraverso una relazione tecnica realizzata dal dottor Gian Gaetano Bellavia (già consulente di Report) è stato possibile ricostruire lo schema degli asset riconducibili a Fedez e tutte le modifiche degli assetti societari che hanno coinvolto le società del rapper”, si legge in un comunicato del Codacons, che riporta anche parte dell’esposto.

Carlo Rienzi
Carlo Rienzi (Ansa Foto) – cityrumors.it

Il Gruppo è saldamente in mano alla società Zedef che fa capo alla famiglia di origine di Fedez e cioè oltre a lui stesso, alla madre e al padre che rivestono anche le cariche societarie chiave nella società stessa – si legge nell’esposto – Nell’arco di un quinquennio si sono succedute numerose operazioni straordinarie che hanno portato il gruppo ad assumere assetti sempre diversi”.

Cosa è scritto nel comunicato del Codacons

Nello specifico, come riporta il comunicato del Codacons che cita l’esposto, “ulteriori e specifiche considerazioni possono essere svolte valutando la tipologia di operazioni straordinarie poste in essere. La scelta di attivare istituti come fusioni inverse e scissioni non proporzionali asimmetriche evidenzia la padronanza con sistemi consulenziali raffinati e di elevato grado di complessità che vanno oltre una semplice esigenza economica o di sviluppo, come peraltro emerge dalla lettura dei relativi atti notarili (estremamente articolati) e dai flussi finanziari, ben rappresentati negli allegati documenti, che restituiscono un’operatività fiscale molto molto complessa”.

E ancora, sempre secondo il comunicato del Codacons, “altro aspetto da considerare è la fitta trama di rapporti di affari con nuovi soggetti che delinea l’allegata ricostruzione e rappresenta un salto di qualità, in termini strategici, rispetto a quanto osservato in precedenza. La situazione merita un’analisi più ampia al fine di cogliere le ragioni strategiche sottostanti che, ancorché potenzialmente lecite, possono talvolta travalicare e deviare in una forma di “potere occulto e trasversale” la cui conoscenza non può rimanere estranea all’attività istituzionale del Corpo”.

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