Non riesce a contenere la rabbia e alla fine si sfoga attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Instagram
Procedeva tutto a gonfie vele, poi il dramma improvviso e la diagnosi che non si sarebbe mai aspettato. Tommaso Zorzi ha ricevuto una notizia che lo ha letteralmente sconvolto, proprio per questo è corso sui social per pubblicare un post di denuncia contro una pratica che va avanti ormai da anni. “È stata una leggerezza”, ammette senza troppi giri di parole.
![Tommaso Zorzi, sofferenza infinita: cosa gli è successo](https://www.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/02/tommaso-zorzi-dramma-19022024-cityrumors.it_.jpeg)
Era il 17 aprile del 2021 quando annunciava a tutti i propri follower la novità, facendo incetta di like oltre che di commenti. A circa tre anni da quel momento felice, l’influencer sta attraversando un periodo molto complicato: “Non lo sapevo, sicuramente ho la mia parte di responsabilità”, sottolinea senza risparmiarsi il durissimo mea culpa e aggiunge: “Abbiamo capito solo ora che era questo il problema”.
Tommaso Zorzi soffre per Priscilla: “Non vivrà mai la sua vita a pieno”
Visibilmente provato è apparso in una clip su Instagram Tommaso Zorzi per spiegare quello che gli è capitato. Protagonista della vicenda, in realtà, non l’influencer ma il suo gatto Priscilla, lo Scottish Fold che ha accolto in casa ad aprile del 2021. La diagnosi del veterinario conferma i suoi timori: “Soffre di osteocondrodisplasia, che è una anomalia di sviluppo del tessuto osseo e della cartilagine dovuto a una mutazione genetica”.
![Zorzi e la denuncia sui social: "Basta venderli"](https://www.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/02/priscilla-zorzi-19022024-cityrumors.it_.jpg)
Si tratta di una condizione abbastanza comune per questa razza, tanto che in alcuni Paesi è vietata addirittura la vendita: “È il motivo per cui hanno le orecchie piegate e che noi troviamo tanto tenere. Sono gatti che inevitabilmente, chi più chi meno, soffriranno”, spiega e continua: “La mutazione genetica che fa venire le orecchie piegate fa anche venire dolore agli arti e alla spina dorsale”.
Le prime avvisaglie solo poco tempo fa, poi la visita e la diagnosi che non avrebbe mai voluto ricevere: “Ha iniziato a zoppicare a tre anni, cioè adesso, e l’ho portata a fare delle visite e abbiamo capito che era questo il problema. Ora dovrà prendere un farmaco a cicli, ma per tutta la vita, e non vivrà mai la sua esistenza a pieno. Bisogna assolutamente vietare che lo si continui a vendere”.