L’Oscar… delle gaffes al Televideo per un errore durante la premiazione

L’Oscar delle gaffes va sicuramente al Televideo, per un errore commesso intorno all’una durante la premiazione dell’Academy Awards. 

La notizia arriva da Fanpage, che spiega che all’1.35 di questa notte, sulla pagina dell’Ultim’ora il Televideo dà la notizia dell’Oscar per Miglior film straniero al film La zona d’interesse, sottolineando quindi la delusione per il film di Matteo Garrone Io capitano.

L'Oscar... delle gaffes al Televideo per un errore durante la premiazione
L’Oscar… delle gaffes al Televideo per un errore durante la premiazione (Ansa Foto) – cityrumors.it

L’errore del Televideo

Sullo schermo della tv si legge: “Alla 96esima edizione degli Academy Awards il prestigioso premio per il Miglio film internazionale è stato assegnato a La zona di interesse del regista britannico Jonathan Glazer, sancendo una delusione per l’Italia. Il film, basato sull’omonimo romanzo di Martin Amis, ha conquistato la giuria con la sua profonda riflessione sull’orrore della Seconda guerra mondiale”.

L’Oscar… delle gaffes al Televideo: di cosa parla Io capitano?

L'Oscar... delle gaffes al Televideo: di cosa parla Io capitano?
L’Oscar… delle gaffes al Televideo: di cosa parla Io capitano? (Ansa Foto) – cityrumors.it

Fino a qui sembra tutto ok. Ma a margine della pagina, di cui Fanpage riporta la foto, segnalando la delusione per il film Io capitano, si legge: “Il film di Garrone, ispirato alla vita del capitano Schettino e al disastro della Costa Concordia, aveva suscitato grande interesse e aspettative”. Ci sta la delusione per il bellissimo film, che moltissimi italiani hanno guardato al cinema. Tutti sanno quindi, che Io capitano non parla affatto del naufragio della Costa Concordia, bensì del viaggio della speranza di Seydou e Mouss, due adolescenti che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa, attraversando prima le insidie del deserto poi i pericoli del mare.

E degli orrori dei centri di detenzione in Libia. La storia di Io Capitano è ispirata alla vita di Mamadou Kouassi Pil Adama e non dell’ex capitano di Caserta.

La zona di interesse invece, è scritto e diretto da Jonathan Glazer e ha tolto l’Oscar a Io Capitano. Racconta la storia di un comandante del campo di concentramento di Auschwitz, e della vita con la moglie, cinque figli e altri personaggi che vivono la quotidianità con loro nella cosiddetta zona di interesse. Un’area di circa 25 miglia attorno al campo e fingono di non vedere l’orrore che si sta verificando oltre al muro che li divide.

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