Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Corriere della Sera” è intervenuto il vicepresidente ed amministratore delegato di Media for Europe (ex Mediaset), Pier Silvio Berlusconi
Il mondo della televisione è sempre in costante aggiornamento. Lo sa benissimo Pier Silvio Berlusconi che è sempre alla ricerca di nuove idee, innovazioni e molto altro ancora. Sa benissimo cosa vuole fare della creatura che gli ha lasciato in eredità suo padre Silvio. Ne ha parlato nel corso di una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera‘ dove ha voluto fare il punto della situazione. Afferma che la televisione generalista si sta difendendo alla grande e che continua a dare delle importanti soddisfazioni.
L’amministratore delegato di Media for Europe (ex Mediaset) sa bene che deve combattere la concorrenza di giganti come Disney e Netflix che licenziano moltissime persone. A differenza loro che, invece, sono sempre alla ricerca di giovani e donne da assumere: “Abbiamo già iniziato lo scorso anno con 250 ingressi e intendiamo andare avanti per altri tre con un complessivo di mille nuove assunzioni“.
Non assume solamente persone già formate (data scientist o digital oriented), ma giovani da formare. Proprio questi ultimi li considera come i “manager del futuro”. Poi precisa: “La nostra raccolta pubblicitaria di Gruppo in Italia e Spagna nel primo trimestre del 2024 ci fa vedere un +5% rispetto lo scorso anno. Con due guerre, tassi di interesse alle stelle, inflazione, caro energia e altro anche il 2023 lo vedevamo durissimo. Stiamo per chiudere il bilancio con un utile superiore ai 217 milioni del 2022“.
Il suo obiettivo è quello di offrire al pubblico un prodotto decisamente più moderno, familiare ed a 360°. Afferma che la strada è quella giusta. Ovviamente non poteva farsi attendere la solita domanda su un possibile ruolo, in ottica futura, in politica. Anche perché non è affatto un mistero che molti elettori della destra lo vedrebbero bene in campo politico. Su questo ci tiene a precisare: “La politica è una cosa seria, non si può improvvisare. Il ruolo di Forza Italia nel portare avanti il pensiero di mio padre, liberale e moderato, sia fondamentale come parte di questo governo e per il futuro del nostro paese“.
In conclusione rivela alcuni dati: ovvero che Google, Amazon ed altre aziende pagano aliquote fiscali intorno al 5%. La sua azienda, invece, al 27%. “Loro sfruttano agevolazioni e impiegano pochissime persone in Europa, drenando risorse pubblicitarie. La quota di mercato pubblicitario degli Over The Top è cresciuta in maniera esponenziale“.
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