Robert Downey Jr, finalmente il primo Oscar: “Grazie alla mia terribile infanzia”

Robert Downey Jr, finalmente arriva il primo premio Oscar per l’attore: “Grazie alla mia terribile infanzia”

Lo stava aspettando e desiderando da tantissimo tempo. D’altronde come tutti i migliori attori che, nelle loro abitazioni, avevano lasciato un piccolo spazio sulla mensola: magari ricevere un giorno il tanto ed atteso premio Oscar. Alla veneranda età di 58 anni Robert Downey Jr. ci è riuscito. Il nativo di Manhattan ha vinto l’Oscar per il ruolo da non protagonista nel film “Oppenheimer” (che ha sbancato la serata di Los Angeles con ben 7 statuette).

I ringraziamenti dell'attore
Robert Downey Jr, con il suo Oscar (Ansa Foto) Cityrumors.it

Un bel premio alla carriera. Una carriera che, all’inizio, aveva distrutto ma poi bravo a recuperarla. Dopo aver ricevuto la tanto e sognata statuetta l’attore ha rivelato sul palco: “Voglio ringraziare la mia terribile infanzia e l’Academy. Sì, proprio in quest’ordine“. Successivamente ha voluto rivolgere un ringraziamento a chi non lo ha mai lasciato solo come la moglie: “Lei mi ha trovato come un cucciolo abbandonato e da brava veterinaria mi ha riportato in vita“.

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Di conseguenza il 58enne ha rivelato anche quale sia il suo segreto per essere arrivato a livelli mondiali nel cinema: “Avevo bisogno di questo lavoro più di quanto lui avesse bisogno di me“. Nato il 4 aprile del ’65 è un figlio d’arte. Per chi non lo sapesse anche il padre era un attore e regista. Proprio grazie a lui la sua carriera da attore è iniziata precocemente. Quando aveva solamente 5 anni ha recitato nel film “Pound“. Qualche anno più tardi si è fatto notare in “Brat Pack“.

I ringraziamenti dell'attore
Robert Downey Jr, con il suo Oscar (Ansa Foto) Cityrumors.it

Quando sembrava che tutto stesse per andare alla grande inizia a vedere il buio. Negli anni ’90, infatti, inceppa nel tunnel della droga. A dire il vero di sostanze stupefacenti le utilizzava anche da bambino visto che il padre ne faceva uso. Tanto è vero che il suo volto finì su tutte le pagine dei tabloid che gridarono allo scandalo. Non solo: in più di una occasione viene condotto in carcere e condannato (nel ’99) a tre anni di detenzione in un istituto terapeutico.

Quel grandissimo sbaglio, però, non è stato altro che una spinta in più per andare avanti e mettersi alle spalle quel terribile periodo della sua vita. Adesso il suo presente e futuro si chiama Susan Levi, donna che è al suo fianco da ben 20 anni. Si tratta della seconda moglie che, come citato in precedenza, ha voluto ringraziare sul palco del “Dolby Theatre“.

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