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Cultura e Spettacolo

Whatsapp compie 15 anni: oggi oltre 2 miliardi di utenti non possono farne più a meno

Oggi non ne possiamo più fare a meno, ma sono passati soltanto 3 lustri dal lancio della messaggistica che ha rivoluzionato il modo di comunicare degli uomini

L’applicazione di messaggistica istantanea più famosa al mondo festeggia i 15 anni di vita. Creata nel 2009 da due ex dipendenti di Yahoo, Jan Koum e Brian Acton, è stata acquistata da Mark Zuckerberg nel 2014, per circa 19 miliardi di dollari. Whatsapp, il nome nacque per unificare l’espressione inglese “What’s up?” (come va?) al concetto di “app” (applicazione), perla del colosso tecnologico Meta, conta 2 miliardi di utenti in tutto il mondo, surclassando i suoi rivali, in primis il cinese WeChat (1.336 milioni), poi Facebook Messenger (979 milioni) infine Telegram (800 milioni).

15 anni di WhatsApp – Cityrumors.it –

 

Tra venti o trenta anni definiremo questa epoca “l’era WhatsApp”. Ogni decennio ha i suoi simboli e i suoi miti: se i primi anni del 2000 sono stati quelli della rivoluzione 2.0 e dell’arrivo di Facebook, il secondo decennio del nuovo millennio è senza ombra di dubbio dominato dall’applicazione di messaggistica istantanea.

Impossibile farne a meno

Ma a cosa è dovuto il successo di questa app? Chiaramente ci sono più fattori che ne hanno determinato l’ascesa tra tutte le generazioni, senza distinzione d’età. Il primo è relativo al periodo storico in cui è stato lanciato, era un momento  in cui il principale veicolo di comunicazione testuale erano gli SMS che prevedevano un costo per l’utente per ogni messaggio inviato o per un numero massimo di messaggi mensili. Whatsapp invece offriva messaggi illimitati gratuiti agli utenti e sempre nuove funzionalità disponibili, fino alla possibilità di condividere immagini, video e documenti. Il timing perfetto ha permesso inoltre di ampliare e consolidare la sua base utenti prima che venissero lanciate applicazione alternative. Inoltre l’app continua a innovare sempre le sue funzionalità, dalle videochiamate o note vocali, alla possibilità di creare gruppi e ora anche di lasciarli senza che tutti i membri lo sappiano. La novità più recente è la possibilità di modificare i messaggi già inviati. Secondo le ultime statistiche, su WhatsApp vengono mandati 100 miliardi di messaggi al giorno, 1 milione di messaggi al secondo e nel 2023 l’applicazione è stata scaricata complessivamente 12 milioni di volte di cui 2 milioni sono per la versione Business.

Impossibile farne a meno – Cityrumors.it

Uno strumento di lavoro

La versione aziendale dell’app presenta ulteriori funzioni e agevola le comunicazioni tra brand e cliente. Secondo il Wall Street Journal WhatsApp Business ha superato i 50 milioni di utenti. Un “dettaglio” che gli utenti apprezzano è l’attenzione alla privacy “Le IA possono leggere ciò che viene loro inviato, ma i vostri messaggi personali rimangono crittografati dall’inizio alla fine, in modo che nessuno, compreso Meta, possa vederli”, afferma la stessa società sul sito web. Secondo i dati di Insider Intelligence raccolti dalla CNBC, la più alta penetrazione di Whatsapp per Paese è in Spagna, Italia e Argentina, anche se altri indicano Brasile e India. Nonostante gli Stati Uniti siano la culla di quest’app, questa viene utilizzata relativamente poco dagli utenti americani. Pare infatti che gli statunitensi preferiscano piattaforme concorrenti come iMessage e Messenger di Facebook, o i classici sms. In alcuni Paesi invece l’app è proibita, in altri è parzialmente bloccata. In Corea del Nord hanno diritto a un accesso parziale, a Cuba l’accesso è consentito esclusivamente a politici, giornalisti e studenti selezionati, in Iran e Siria è totalmente censurata, negli Emirati Arabi Uniti la censura è parziale con blocco delle chiamate VOIP, in pratica è possibile inviare messaggi, ma non fare chiamate e videochiamate.

Mauro Simoncelli

Romano di nascita, giornalista, scrittore, appassionato di sport e non solo. Mi piace informarmi e informare su tutto ciò che accade intorno a noi. Da sempre collaboro con giornali e tv e mi arricchisco attraverso il contatto quotidiano della radio. Oggi scelgo l’informazione quotidiana a tutto campo con passione e determinazione.

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