Addio alle vecchie caldaie: andranno sostituite tutte, ecco cosa acquistare per il riscaldamento

Le caldaie tradizionali che (quasi) tutti abbiamo in casa avranno vita breve: nel prossimo futuro ci riscalderemo in tutt’altro modo.

Ormai è solo questione di tempo: dopo l’accordo raggiunto dall’Europa a fine 2023 per eliminare gradualmente le caldaie a combustibili fossili entro il 2040, il riscaldamento del futuro sarà tutto all’insegna di soluzioni alternative, a partire dalle pompe di calore, basate su tecnologie nuove e altamente efficienti.

Addio vecchie caldaie
Per il riscaldamento del futuro bisognerà puntare su soluzioni alternative e sostenibili-(Cityrumors.it)

Per quanto riguarda il riscaldamento domestico, l’Unione Europea ha stabilito degli obiettivi di sostenibilità sia per quanto riguarda le emissioni, che entro il 2030 dovranno essere ridotte del 55%, sia sul fronte dell’efficienza delle abitazioni, con la direttiva Casa Green. E per raggiungerli le “vecchie” caldaie dovranno essere necessariamente rimpiazzate.

La nuova frontiera del riscaldamento domestico

Alla luce di quanto sopra, una delle principali fonti di riscaldamento nel prossimo futuro sarà costituita dalle pompe di calore: una soluzione non solo efficiente, ma anche sostenibile, anche in virtù del progressivo affrancamento dall’energia elettrica prodotta a partire da combustibili fossili.

Addio vecchie caldaie
Per la sostituzione degli impianti di riscaldamento tradizionali sono stati stanziati oltre 15 miliardi di euro di fondi Pnrr-(Cityrumors.it)

Come funzionano le pompe di calore? In poche parole, utilizzando un serbatoio di accumulo e l’elettricità come fonte di alimentazione, riescono a riscaldare o raffreddare acqua calda dall’aria, dall’acqua o dal terreno, con un notevole risparmio per l’utente finale e una significativa riduzione dell’inquinamento ambientale.

Certo, la sostituzione di un impianto di riscaldamento/raffreddamento comporta un investimento non da poco, e a tal fine i cittadini italiani hanno a disposizione più di 15 miliardi di euro del Pnrr, che consentiranno di accedere a varie forme di detrazioni fiscali e incentivi: vedi l’Ecobonus 65%, il Bonus casa 50%, il Superbonus e il Conto Termico 2.0.

Teniamo presente che in linea di massima per una casa di 100 mq è necessario un impianto anche inferiore ai 10 kW (5-8 kW se l’abitazione è coibentata, 9-11 kW in caso contrario), a un costo medio di 1.200 euro (e un risparmio di circa 400 euro l’anno rispetto a un impianto tradizionale).

Naturalmente si tratta di stime indicative, suscettibili di variazioni anche notevoli in base alla marca, alle caratteristiche tecniche, all’andamento generale del mercato e alla tipologia di edificio in cui il nuovo impianto deve essere installato. Senza contare che si tratta di un investimento sicuro: una casa riscaldata con pompa di calore avrà sicuramente un valore commerciale maggiore rispetto a una con il classico sistema a gas.

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