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Economia

La moglie divorziata ha sempre diritto all’assegno di mantenimento? Cosa dice la legge nel 2024

È sempre necessario dare l’assegno di mantenimento alla moglie divorziata? Non è detto che la risposta sia quella che tutti pensano.

Arrivare alla separazione non è mai semplice per una coppia, anzi a volte si può tendere a tergiversare prima di prendere la decisione definitiva pensando che provare a salvare un rapporto sia la scelta migliore. In realtà, non è detto che lo sia, nonostante molti ne siano convinti specialmente se hanno dei figli piccoli che si ritrovano a dover assistere continuamente alle litigate dei genitori. A quel punto prendere strade diverse può essere la strada migliore per entrambi.

Arrivare a un accordo tra coniugi che si separano non è semplice – Foto | Cityrumors.it

Una volta fatta questa scelta, però, le difficoltà potrebbero non essere finite. È infatti necessario arrivare a un accordo economico tra le parti, ma anche in questo caso possono emergere ripicche reciproche che complicano il quadro, oltre ad allungare i tempi. È bene inoltre essere a conoscenza di quali siano i diritti della moglie divorziata, la legge a riguardo parla chiaro e smentisce alcune delle convinzioni più diffuse.

Moglie divorziata e assegno di mantenimento: cosa dice la legge

In genere la moglie divorziata viene considerata l’anello più debole della coppia, nonostante nella maggior parte dei casi a lei spetti la gestione dei figli e la casa coniugale. Tra gli aspetti su cui deve esserci accordo tra i coniugi c’è infatti quello relativo all’assegno di mantenimento, che l’uomo dovrà versare ogni mese secondo quanto stabilito in fase di udienza.

La situazione può essere più grave se la donna risulta essere disoccupata, magari perché durante il matrimonio ha preferito dedicarsi alla famiglia, non ritenendo indispensabile trovarsi un lavoro. In un quadro simile percepire un guadagno dall’ex diventa praticamente indispensabile non sapendo come reperirlo altrimenti. Ma è davvero così anche per la legge?

Non sempre la moglie divorziata ha diritto all’assegno – Foto | Cityrumors.it

Il pagamento non è così scontato, anche se la donna non ha un lavoro con cui mantenersi. È necessario dare prova della sussistenza di determinate condizioni, così da far sì che il giudice possa dare parere favorevole.

  • si deve dimostrare di avere fatto il possibile per cercare un lavoro, ma di non essere riusciti a trovarlo;
  • si deve dimostrare di avere rinunciato alle proprie prospettive professionali per dedicarsi alla vita familiare, agevolando così l’arricchimento patrimoniale del coniuge e l’incremento del patrimonio familiare.

In Tribunale si dovranno così presentare prove di questo scenario, se possibile scritte o, in alternativa, anche attraverso testimoni che possono dare la loro versione dei fatti.

Non ci si deve approfittare dell’ex

Troppo spesso ci sono uomini che hanno accusato la moglie divorziata di avere approfittato della situazione, come se la separazione non fosse mai avvenuta. Quando questo si verifica non si può pensare di agire come in regime di matrimonio, per questo è impensabile farsi mantenere senza fare il possibile per avere un impiego, anche non necessariamente stabile

La moglie divorziata non deve approfittarsi dell’ex – Foto | Cityrumors.it

L’entità dell’assegno potrà comunque variare a seconda della situazione, cercando di ridurre il più possibile il disagio tra le parti. È proprio per questo che il giudice prenderà in considerazione l’eventuale disparità economica tra le parti, oltre ai beni posseduti dai due coniugi (la situazione cambia se si è optato per la separazione o la comunione dei beni).

Il sostegno sarà comunque concesso solo se il coniuge ritenuto più debole sul piano economico non ha sufficienti risorse o non è in grado di procurarsele (serve dimostrarlo).

Ilaria Macchi

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