Sconto sui libri scolastici, ma solo se rispetti questi requisiti: come fare richiesta

I libri scolastici rappresentano una spesa onerosa per le famiglie. L’idea è di concedere la possibilità di recuperarne una parte.

Un emendamento alla Manovra 2026 potrebbe alleggerire il peso economico che grava sulle spalle dei genitori per l’istruzione dei figli. I testi scolastici e il materiale richiesto durante l’anno rappresentano una spesa ingente di centinaia e centinaia di euro. L’importo raddoppia con due figli diventando insostenibile.

Libri e salvadanaio
Sconto sui libri scolastici, ma solo se rispetti questi requisiti: come fare richiesta (Cityrumors.it)

Parte del budget dei mesi estivi va riservato al pagamento dei libri scolastici. Nessuno può esimersi da questo dovere perché non esistono Bonus appositi nazionali per ottenere esenzioni o riduzione dei costi. Regioni e Comuni possono attivare degli aiuti riservati ad una particolare fascia di popolazione, quella con reddito basso ma non sempre arrivano in tempo o sono sufficienti.

La spesa per la scuola è di centinaia di euro e diventa maggiore più l’età dei ragazzi è maggiore. Minimo 300/400 euro per i libri di uno studente delle superiori. Con due figli in età adolescenziale si arrivano a sfiorare i 1.000 euro tra volumi e materiale vario. Per ammortizzare il peso economico dell’istruzione si è pensato ad una soluzione. Nello specifico a depositare l’emendamento alla Legge di Bilancio 2026 sono state le senatrici Mariastella Gelmini e Giusy Versace di Noi Moderati.

Chi potrà ottenere la riduzione della spesa sui libri scolastici

L’idea è di introdurre una detrazione fiscale del 22% sulla spesa di acquisto di manuali scolastici in versione digitale o cartacea. Beneficiari i genitori degli studenti iscritti a scuole superiori. L’obiettivo è aiutare economicamente le famiglie potendo contare sul rimborso in dichiarazione dei redditi.

Libri in mano
Sconto sui libri scolastici, ma solo se rispetti questi requisiti: come fare richiesta (Cityrumors.it)

Condizione necessaria è comprare libri inseriti nelle liste di adozione ufficiali redatte dalle scuole. L’emendamento parla, però, di vincolo di non cumulabilità. Significa che la detrazione non spetterebbe qualora si benefici di altre forme di sostegno pubblico per gli stessi acquisti. Se la famiglia riceve contributi regionali o comunali oppure altri Bonus riguardanti i testi scolastici non potrà portare in detrazione la spesa rimanente. In questo modo si evitano sovrapposizione e un doppio finanziamento di un acquisto con i soldi pubblici.

Rimangono da chiarire i requisiti reddituali per accedere alla misura. Le possibili strade sono due. La prima è inclusiva, la detrazione del 22% spetterebbe a tutte le famiglie indipendentemente dal reddito ma solo per i figli iscritti alle scuole superiori. La spesa per lo stato ammonterebbe a circa 67 milioni di euro all’anno. La seconda possibilità è di fissare una soglia ISEE entro la quale si avrebbe diritto alla detrazione. L’idea è di stabilire il limite di 35 mila euro. Così il costo per lo Stato scenderebbe a 33 milioni di euro.

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