Un’analisi Istat conferma un dato significativo: le violenze nei confronti delle donne sono aumentate in modo esponenziale. E c’è una categoria che risulta particolarmente esposta. E considerata più a rischio
Dati che fanno riflettere e che confermano una tendenza preoccupante e sempre più deprimente. In Italia almeno una donna su tre ha subito violenze fisiche o sessuali nel corso della propria vita. A certificarlo è una relazione dell’Istat che ha studiato con attenzione l’argomento ed ha rilevato come nel nostro Paese le donne sono sempre più oggetto di violenze. Nella stragrande maggioranza “da parte dei partner”.

I dati solo allarmanti. L’Istat aveva condotto l’Indagine sulla violenza contro le donne nel 2006 e nel 2014. La terza edizione è ancora in corso per la parte relativa alle donne straniere che, per la particolare condizione linguistica e culturale, si ritiene opportuno intervistare di persona. Rispetto al passato i numeri sono sensibilmente aumentati.
In aumento il numero delle violenze sulle donne: la stragrande maggioranza da parte dei partner
Secondo lo studio sarebbero circa 6 milioni e 400mila (il 31,9%) le donne italiane dai 16 ai 75 anni di età che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita (a partire dai 16 anni di età). Il 18,8 ha subìto violenze fisiche e il 23,4% violenze sessuali; tra queste ultime, a subire stupri o tentati stupri sono il 5,7% delle donne. Il 26,5% delle donne ha subito violenza fisica o sessuale da parenti, amici, colleghi, conoscenti o sconosciuti.

A fare scalpore è l’incidenza di partner o ex partner. Secondo il report sono responsabili della quota più elevata di tutte le forme di violenza fisica rilevate, con quote superiori al 50% (fatta eccezione per le minacce), e di alcuni tipi di violenza sessuale come lo stupro nonché i rapporti sessuali non desiderati, ma subiti per paura delle conseguenze. Dall’analisi si evince come tra gli stupri, una percentuale che sfiora il settanta percento (il 68,3) è da attribuire a partner o ex partner.
A rischio sono le più giovani: aumentano le violenze sulle donne tra i 16 e i 24 anni
Anche la differenza tra queste due percentuali è sostanziale: il 59,1% degli stupri arriva per mano di ex: uomini che non si rassegnano alla fine della loro precedente storia: il 4,7% invece è attribuibile ai partner attuali. I tentati stupri, oltre a quelli subiti da parte dell’ex (29,9%), sono perpetrati più da conoscenti (24,1%), amici (13,4%) ed estranei (17,2%)”. “Nel 2025 – continua il report – è stato rilevato per la prima volta, come peraltro avviene in ambito internazionale, una forma di stupro che accade in contesti particolari, quando la vittima non è in grado di rifiutare oppure opporre resistenza perché è stata drogata o è sotto l’effetto di alcool; tale situazione riguarda l’1% delle donne ed è riconducibile in prevalenza a ex partner (38,9%), conoscenti (35,3%), amici (23,4%) e sconosciuti (8,3%)“. Viene specificato anche che “ll 19,2% delle donne ha subito molestie sessuali. Nel 58,7% di questi casi ciò è avvenuto per mano di uno sconosciuto e nel 19,5% da parte di un conoscente”.

Nel report è specificato che, esiste una precisa categoria che risulta essere maggiormente esposta ai rischi: si tratta delle donne più giovani. Le violenze sulle ragazze tra i sedici e i ventiquattro anni sono cresciute in modo incredibile, passando dal 28,4% al 37,6%. Un incremento che riguarda soprattutto “le violenze di natura sessuale, che crescono dal 17,7% al 30,8%”. Per quanto riguarda invece i dati nel tempo, “sono circa l’11% le donne che hanno subito violenza fisica o sessuale nei cinque anni precedenti l’intervista, erano l’11,2% nel 2014, un dato sostanzialmente stabile. Dai dati emerge un aumento della violenza sessuale negli ultimi cinque anni (da 6,4% a 7,3%) e una lieve diminuzione delle donne che hanno subito violenza fisica (da 6,8 a 6,1%).





