La nota criminologa da tempo sta studiando da vicino cosa sta accadendo e cosa si sta evolvendo sull’omicidio di Chiara Poggi: “Più si va avanti più si riapre ogni cosa”
Una delle pagine più oscure. Più si va avanti, più si capisce che la storia del delitto di Garlasco, dell’omicidio della povera Chiara Poggi ancora non avrebbe un colpevole certo e acclarato. O meglio, una sentenza c’è e riguarda Alberto Stasi, l’ex ragazzo della vittima che è in carcere da quasi dieci anni e non solo sta scontando la sua pena ma sta anche pagando il risarcimento alla famiglia della povera Chiara.

Ma tutto quello che sta venendo fuori in questo 2025, con continui colpi di scena, dal Dna di Andrea Sempio, fino alle super-testimonianze di alcune persone e il ritrovamento di un oggetto che potrebbe essere anche l’arma del delitto, gettano un po’ di luce ma anche tante ombre per come sarebbero state gestite le indagini anni fa, ovvero all’inizio di tutta questa storia.
“Di errori, se tutto quello che sta emergendo poi dovesse portare ad un’altra verità, sarebbero gravi, ma questo credo che sia un pensiero che potrebbero avere tante persone, di sicuro se le indagini stanno andando avanti e stanno prendendo una certa piega, evidentemente la Procura ha degli elementi importanti per proseguire“, spiega la nota criminologa Roberta Bruzzone che sulla storia di Garlasco ha visionato documenti e sta studiando il caso come tanti altri suoi colleghi.
“Gli inquirenti sembra vadano a colpo sicuro, incredibile quello che accade”
I suoi occhi però e la sua esperienza è tale da poter avere un quadro e una conoscenza che rispetto ad altri è di un certo rilievo. Da mesi, ovvero da quando è scoppiato il caso con il Dna rianalizzato con strumenti all’avanguardia, la criminologa è uscita allo scoperto anche con diverse novità e spiega quanto sta accadendo in questi giorni, soprattutto sui diversi blitz che sono stati fatti dalle forze dell’ordine e Bruzzone afferma che “quando accadono queste cose, vuole dire che chi sta indagando sa bene dove andare e magari sa anche quello che deve cercare“.
Riguardo alla posizione di Alberto Stasi, Robeta Bruzzone ha il suo pensiero da tempo anche se, vedendo quando sta accadendo a Garlasco, non avrebbe certo problemi a rivedere i suoi pensieri su quello che tutti pensavano fosse il colpevole e lo è fino a prova contraria, visto che c’è una sentenza. “Quello che sta succedendo è incredibile, anche perché su Alberto Stasi fino adesso, c’erano fondati elementi per emettere un giudizio di colpevolezza, ma se tutti questi nuovi elementi trovati portassero a una nuova visione allora si riapre tutto, e per davvero”.

Nella sua esperienza, Roberta Bruzzone ne ha viste tante di storie di cronaca ma questa da un punto di vista “investigativo anche a distanza di anni è incredibile”, anche perché ci sono colpi di scena a ripetizione, quasi quotidiani. Per non parlare anche di quanto è accaduto nell’interrogatorio della mamma di Andrea Sempio con quel testimone che riscrive anche quell’alibi dell’amico del fratello di Chiara Poggi. “Ho come la sensazione che siamo appena all’inizio di qualche cosa che ancora non è emerso del tutto“, spiega la Bruzzone.