La Procura di Palermo ha deciso di ricorrere in Cassazione contro l’assoluzione del leader della Lega e l’ex generale dice la sua
Che nessuno osi toccare Matteo Salvini. A tenere banco e a dettare legge, in questo caso è la Proicura di Palermo che non demorde, è ancora una volta il caso Open Arms che torna di nuovo alla ribalta. Già perché i magistrati di Palermo hanno deciso di impugnare la sentenza che a dicembre del 2024 aveva ricevuto l’assoluzione Matteo Salvini sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Ad intervenire sono tanti, ma soprattutto l’ex generale ora parlamentare europeo Roberto Vannacci: “Ma per favore, ma quale reato“.

Come si sa nel 2019 quando il leader della Lega era Ministro dell’Interno non aveva permesso lo sbarco sul suolo italiano a 147 migranti mentre erano a bordo della nave dell’ong spagnola Open Arms e da lì è successo di tutto, con una crisi di governo mentre Conte era il presidente del Consiglio.
Una decisione, quella della Procura di Palermo, che è sembrata una forzatura anche dal punto di vista della normativa anche perché la decisione di ricorrere direttamente in Cassazione, senza passare per il processo d’appello, non è proprio una mossa consona, tanto che non sono mancate le reazioni nel mondo politico, e non solo.
“Ma stiamo scherzando, difendere i confini della Patria non è mai un reato…”
A salire in cattedra è stato l’ex generale ora parlamentare europeo Roberto Vannacci che non si tira indietro e spiega che il pensiero l’ha scritto e non è che voglia aggiungere altro, ma non perché non ne voglia parlare, solo “perché così non vengo frainteso e non si possa aggiungere altro a quello che dico e penso”, dice l’ex militare che su Salvini e la posizione che è stata presa nei suoi confronti non ci pensa un secondo.
Il generale mentre esprime il suo pensiero fa naturalmente riferimento alle 268 pagine della sentenza che hanno portato all’assoluzione in primo grado e proprio non ci sta, tanto che ribadisce e sottolinea la sua opinione, ribadendo che “non c’è alcun reato, non c’è mai stato anche perché i reati sono altri: occupare case, rubare, stuprare, molestare, bloccare strade, assassinare. Questo è un accanimento contro chi ha difeso l’Italia”