L’arrivo delle belle giornate, il sole e le temperature già praticamente estive segnano l’inizio della stagione delle vacanze, ma l’estate 2025 si apre con un quadro chiaro: gli aumenti incondizionati di tutto il comparto
Per molti italiani andare in vacanza sta diventando una spesa sempre più difficile da sostenere: colpa degli aumenti registrati in tutti i settori, come confermato da due diverse indagini effettuate dal Codacons e da Assoutenti. Quest’anno infatti i prezzi sono in aumento in tutte le regioni e il problema riguarda tutto il comparto delle vacanze, dalle tariffe di aerei, treni e traghetti, agli alberghi, fino all’aumento in alcuni casi davvero esagerato di ombrelloni e lettini nelle spiagge attrezzate.

Una situazione che sta cambiando radicalmente le abitudini degli italiani i quali, come già osservato lo scorso anno, per abbattere la spesa relativa alle vacanze estive dicono addio alla villeggiatura lunga da 10 o 14 giorni, optando per viaggi più brevi e più frequenti e spalmati nei mesi di giugno, luglio e settembre, quando le tariffe sono decisamente più convenienti.
Le ferie oramai sono un lusso per tutti
Il clima favorevole ha riacceso la voglia di mare, di sole e di vacanze, ma le ferie, anno dopo anno, sono diventate sempre più un lusso, non solo per chi vive con un reddito basso. Tra costi alberghieri, stabilimenti balneari e ristorazione, la classica settimana al mare rischia di diventare un’esperienza per pochi. Ecco perchè la durata media delle ferie è crollata e chi un tempo partiva per due settimane o più, oggi si accontenta di sette giorni, se non addirittura di qualche weekend mordi e fuggi.

Il momento è indubbiamente difficile per tutti, ma il caro prezzi sta incidendo in maniera determinante nelle scelte delle famiglie degli italiani. Una situazione sicuramente non facile da gestire anche per le stesse strutture ricettive, alle prese a loro volta con tasse, balzelli vari, aumento delle materie prime, la spesa energetica, e in generale con tutti gli aumenti che hanno costretto a rivedere i listini, scaricando il tutto sul cliente che quindi vede aumentare il costo giornaliero della vacanza. L’ultimo report stilato sia dal Codacons che da Assoutenti, infatti, fotografa una situazione davvero difficile in tutto il paese, anche se non mancano situazioni che ancora permettono di spendere cifre ragionevoli.
Prezzi alle stelle
Secondo la ricerca realizzata da Assoutenti, l’Emilia Romagna resta una regione a buon mercato ed è quella che nell’estate 2025 sta offrendo i migliori prezzi sul fronte delle strutture ricettive, mentre le località balneari della Sardegna si confermano quelle più costose. Una famiglia media con due figli che decide di trascorrere una settimana in villeggiatura nella settimana di Ferragosto in un hotel a 3 stelle, prenotando con congruo anticipo, da un minimo di 1.030 euro a Rimini, fino a un massimo di 1.512 euro a Milano Marittima. In Toscana il conto sale fino a 2.300 euro. In Sardegna si può toccare quota 2.700 euro, mentre la Costiera Amalfitana oscilla intorno ai 2.200 euro.

Il costo maggiore, che poi fa lievitare inevitabilmente il costo della settimana, è anche il costo degli stabilimenti balneari, dove il noleggio di lettini e ombrelloni può raggiungere i 600 euro al giorno, soprattutto nei lidi più esclusivi. In media, un ombrellone e due lettini durante il weekend in uno stabilimento standard, arrivano a costare tra i 32 e i 35 euro al giorno, con forti differenze sul territorio: a Sabaudia servono fino a 45 euro, che arrivano a 90 euro a Gallipoli e toccano i 120 euro in alcune località della Sardegna.