“Come una droga”, il formaggio crea dipendenza: gli studi parlano chiaro

“Proprio come una droga”, il formaggio crea una sorta di dipendenza: gli studi in questo caso parlano molto chiaro 

Se siete amanti del formaggio sappiate che “rischiate” di essere dipendenti. Proprio come se fosse una droga. No, non è affatto uno scherzo visto che a confermarlo è uno studio che arriva direttamente dagli Stati Uniti D’America. Lo hanno spiegato alcuni ricercatori appartenenti alla “University of Michigan“. Uno studio pubblicato da parte della “US National Library of Medicine“. La colpa di tutto questo? A quanto pare della caseina che, nel momento della digestione, rilascia una serie di oppiacei.

Lo studio parla chiaro
I formaggi creano dipendenza come la droga? (Pixabay Foto) Cityrumors.it

Stiamo parlando delle casomorfine. Segno del fatto che tutti i prodotti caseari (partendo appunto dal formaggio fino ad arrivare ai latticini) potrebbero causare una sorta di dipendenza. Il latte possiede l’80% di proteine. Tra queste la caseina. Quando consumiamo un prodotto la caseina viene decomposta durante il processo digestivo in peptidi. Questi ultimi hanno una struttura molto simile alla morfina.

In questo studio sono stati intervistate alcune persone per cerare di capirne l’apprezzamento. In cima alla classifica troviamo, appunto, i formaggi. Insomma, un prodotto di cui non ne faresti mai a meno e che mangeresti all’infinito.

Il formaggio crea dipendenza come la droga? Uno studio lo conferma

Di questa vicenda ne ha parlato anche la rivista “Gambero Rosso” dove viene enunciato che le caseomorfine hanno effetti non del tutto accertati. Secondo quanto riportato da alcuni studi pare che tendono a manifestare del potenziale analgesico ed allo stesso tempo stimolante per l’appetito. Insomma, come riportato in precedenza, la caseomorfina può generare una vera e propria dipendenza come la morfina.

Lo studio parla chiaro
I formaggi creano dipendenza come la droga? (Pixabay Foto) Cityrumors.it

Il tutto grazie alla stimolazione dei recettori delle endorfine. Cosa provoca? Sensazioni di benessere, riduzione dell’ansia e rilassamento. Una volta che il consumo viene interrotto si creano dipendenza e astinenza. Quando consumiamo questo prodotto il nostro cervello ragiona automaticamente come, se in quel momento, fossimo sotto l’effetto dell’eroina. Insomma, proprio come entrare in un tunnel da cui diventa molto difficile uscirne.

Risulterebbe, sempre di più, complicato fermarsi. L’importante è essere moderati nel consumo. In conclusione, per chi vorrebbe disintossicarsi, questa possibilità c’è. Cosa e come bisogna fare? Basta ridurre poco per volta della sostanza che ha causato lo stato di dipendenza. Magari arrivare a limitare il consumo alle quantità e tipologie consigliate dal nutrizionista ed il gioco è fatto.

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