Condizionatori fissi: consigli di manutenzione e installazione

I condizionatori fissi sono alleati insostituibili per chi vuole combattere il caldo estivo tra le pareti domestiche. In grado non solo di rinfrescare l’aria in modo ottimale, ma anche, a seconda del modello, di purificarla, deumidificarla, riscaldarla, per dare sempre il meglio devono essere sottoposti a piccoli interventi di manutenzione ordinaria, nonché, all’occorrenza, di manutenzione straordinaria.

Naturalmente, ancora prima di pensare alla corretta manutenzione, è indispensabile accertarsi che l’installazione venga effettuata nel modo giusto. Solo in questo modo il dispositivo potrà garantire prestazioni ottimali fin dal primo momento.

Bonus condizionatori: i modelli inclusi nell'iniziativa

In questo articolo verranno forniti alcuni semplici consigli che aiuteranno a installare il condizionatore fisso in modo corretto e a effettuare la giusta manutenzione.

Condizionatore fisso: com’è fatto

Ancora prima di andare a scoprire come installare il nuovo condizionatore e che tipo di manutenzione effettuare, può essere utile capire com’è fatto.

In realtà, non ne esiste una sola tipologia. Visitando e-commerce di settore come quello di Leroy Merlin, è possibile trovare condizionatori fissi split, monoblocco e canalizzabili. Sebbene il funzionamento sia pressoché simile, le differenze che li caratterizzano sono numerose e incidono non solo sulle performance e sull’efficienza, ma anche sul metodo di installazione.

In particolare:

  • i condizionatori monoblocco sono costituiti, come si evince dal nome stesso, da un unico corpo che contiene tutte le componenti necessarie per raffrescare in modo efficace la casa, espellendo l’aria calda verso l’esterno. Quest’ultima operazione viene effettuata attraverso dei semplici fori effettuati nella parete. L’installazione richiede un piccolo e semplice intervento;
  • i modelli split dispongono di un minimo di due unità separate, una esterna, ossia installata fuori dall’abitazione, e una interna, detta split, collocata nella stanza che si desidera raffrescare. Mentre l’unità interna preleva aria calda dal locale e restituisce aria fredda, quella esterna si occupa dell’eliminazione del calore, il quale viene smaltito al di fuori dell’abitazione. A seconda del numero di stanze da rinfrescare si possono avere uno (monosplit), due (dualsplit) o più split (multisplit), tutti collegati a un’unica unità esterna. Questo tipo di condizionatore richiede interventi di installazione di media portata;
  • i condizionatori canalizzati prelevano l’aria calda e distribuiscono quella fresca nelle diverse stanze della casa attraverso canaline che corrono all’interno dei muri e del pavimento, e bocchette. Le canaline sono collegate a un solo corpo che si occupa di raffreddare l’aria ed espellere il calore. In questo caso, gli interventi di installazione risultano piuttosto impegnativi.

Installare un condizionatore fisso

Come si è visto, il tipo di installazione richiesta per poter iniziare a utilizzare il nuovo condizionatore fisso varia a seconda del modello scelto e può essere più o meno lunga, complessa, invasiva. Nonostante questo, è necessario, anche laddove si optasse per un dispositivo monoblocco, evitare le installazioni fai da te e fare affidamento su professionisti certificati.

Questa non è in realtà solo una scelta consigliata, ma un vero e proprio obbligo di legge, stabilito dal DPR 146/2018, emanato in attuazione del regolamento CE 517/2017. Secondo tale normativa, l’installazione di qualsiasi tipo di condizionatore fisso dev’essere effettuata solo ed esclusivamente da installatori professionisti in possesso di certificazione F-Gas rilasciata da enti accreditati e operanti per aziende a loro volta certificate.

Tale obbligo è stato imposto per ridurre i rischi legati ai gas fluorurati a effetto serra, salvaguardare la salute di persone e animali, limitare l’impatto sull’ambiente. Oltre a questo, fare affidamento su professionisti del settore offre la certezza di posizionare il dispositivo nel punto migliore, migliorandone le prestazioni e rispettando eventuali normative locali o condominiali.

Installazione condizionatore fai da te: i modelli portatili

Nel caso in cui proprio non si volesse chiamare un tecnico per procedere con l’installazione del nuovo condizionatore, si potrebbe optare per un modello portatile. Un po’ meno potenti, ma versatili e funzionali, permettono di eliminare l’aria calda semplicemente direzionando il tubo di scarico verso l’esterno, al di fuori della finestra, e possono essere spostati senza troppe difficoltà da un locale a un altro.

Accanto ai modelli portatili con tubo si collocano poi quelli senza tubo, detti raffrescatori, non molto performanti, ma davvero semplici da utilizzare, in quanto raffreddano l’aria sfruttando solo acqua fredda o ghiaccio.

Condizionatore fisso: consigli di manutenzione

Affinché il condizionatore funzioni sempre perfettamente, non metta a rischio la sicurezza di chi vive in casa e non inizi, d’improvviso, a consumare o inquinare più del dovuto, è imprescindibile sottoporlo a qualche intervento di manutenzione.

Tanto per cominciare, è utile mantenere puliti i filtri, lavandoli una o due volte al mese, soprattutto se viene utilizzato con una certa frequenza. Non meno importante è pulire, sia all’inizio sia alla fine della stagione, le griglie e l’unità esterna, rimuovendo polvere e sporco, e controllandone la perfetta integrità.

Per finire, una volta all’anno è necessario contattare un tecnico specializzato per sottoporre a un accurato controllo le componenti elettriche e il livello di liquido refrigerante.

Gestione cookie