Fumo passivo, anche i cani subiscono gli effetti nocivi: cosa fare

Per tutelare gli amici a quattro zampe è necessario fare attenzione anche al fumo passivo: ecco cosa rivela un approfondito studio

Vivere con cani o gatti è sempre più frequente. Tante infatti sono le persone che non potrebbero mai fare a meno degli amici a quattro zampe e che condividono con loro la casa. Molti sono anche coloro che non si separano mai dagli animali domestici e che li portano anche a cena fuori, a fare le spese o in qualsiasi altra situazione che riguardi la vita di tutti i giorni.

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Gli effetti del fumo passivo sul cane – Cityrumors.it (PixaBay)

 

La premessa da fare quando si parla di animali è d’obbligo: sono esseri indifesi che, se si decide di avere al proprio fianco, devono essere accuditi e mai abbandonati a loro stessi; per questo motivo convivere con gli animali non è facile, ma allo stesso tempo può essere decisamente appagante. Chiarito questo, andiamo nello specifico di un problema comune che spesso si sottovaluta: il fumo passivo che respirano anche i cani.

Fumo passivo e i danni sui cani: quello che c’è da sapere

Grazie ad uno studio condotto dai ricercatori dell’Università degli Studi di Milano coordinati da Debora Groppetti, docente di Clinica Ostetrica e Ginecologia veterinaria presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali, sono state trovate tracce di un derivato della nicotina nel siero e nel pelo dei cani con proprietari fumatori. I risultati, pubblicati sulla rivista Animals e ripresi da ANSA, sono emersi dopo che lo studio ha preso in esame 32 cani sani, di cui 16 esposti al fumo passivo.

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Gli effetti del fumo passivo sul cane – Cityrumors.it (PixaBay)

 

“Finora nel cane non era stato ancora evidenziato che la coabitazione con proprietari fumatori inducesse nell’organismo di questi animali la presenza di cotinina – spiega Silvia Mazzola, docente di Fisiologia Veterinaria presso lo stesso Dipartimento e coautrice dello studio – come per i bambini, anche per gli animali domestici l’esposizione al fumo può avvenire non solo per l’inalazione ambientale, ma anche attraverso l’assorbimento transdermico”.

“Sensibilizzare i proprietari di animali fumatori sui potenziali danni che il fumo passivo potrebbe arrecare ai loro cani da compagnia non è un fattore trascurabile, non solo in termini di prevenzione delle malattie legate al fumo, ma anche di tutela del benessere animale – conclude Mazzola – i risultati pubblicati rappresentano la prima parte di uno studio più ampio, di cui stiamo elaborando altri risultati proprio ora, che è volto a valutare i possibili effetti dell’esposizione al fumo passivo nella riproduzione del cane”.

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