Non sai se il tuo cappotto termico resiste alla pioggia? Non ti serve il tecnico per capirlo, basta notare questi sei difetti che molti sottovalutano.
In questo periodo di forte crisi energetica, sociale e climatica, l’isolamento delle strutture è diventato una priorità per moltissime famiglie e professionisti. La qualità dell’isolamento termico influisce direttamente sul comfort e sull’efficienza energetica dell’abitazione, che si tratti di una nuova costruzione o della ristrutturazione di una casa esistente da diversi anni.
L’obiettivo primario dell’isolamento termico è impedire o ridurre all’estremo il trasferimento di calore tra un ambiente e l’altro con temperature diverse, come tra l’area interna e quella esterna. Per raggiungere questo obiettivo, l’isolamento deve concentrarsi sui cosiddetti ponti termici, che sono sensibili al trasferimento di calore: finestre, porte, pareti esterne e pavimenti, tra tutti.
Un buon isolamento aiuta a trattenere il massimo calore durante i mesi invernali e il fresco in quelli estivi. Avere questo sistema ha diversi vantaggi: risparmio energetico, comfort termico, ridurre l’impronta di carbonio, valore dell’immobile più alto. Tuttavia, è importante che il cappotto termico sia resistente alla pioggia, per questo è necessario sapere e notare la presenza di 6 eventuali difetti che molte persone tendono a sottovalutare.
Non è necessario chiamare un esperto per capire se il cappotto termico in casa è resistente o meno alla pioggia. Lo si può notare tranquillamente senza strumenti professionali, basta notare la presenza o meno di alcuni difetti che dovrebbero mettere tutti in allerta e che spesso vengono snobbati.
La prima cosa da fare è un controllo visivo a 360 gradi e capire se ci sono difetti nel cappotto, al di là se sia stato installato di recente o da qualche anno. Alcuni problemi potrebbero sopraggiungere dopo pochi mesi e potrebbero indicare la presenza di infiltrazioni d’acqua, rendendo il sistema inefficace e permeabile. Tuttavia, solo un controllo professionale riesce a capire se ci sono problemi strutturali nascosti.
Entrando nello specifico della questione, è necessario esaminare tutta la casa, possibilmente in diverse condizioni meteorologiche così da cogliere tutti i segnali che potrebbero indicare che qualcosa non quadra. Ciò che bisognerà andare a cercare è la possibile presenza di crepe e fessurazioni, anche quelle più sottili dovrebbero mettere in allarme perché potrebbero essere segnali di sfaldamento.
È bene controllare la possibile presenza di macchie e muffe, guardando dettagliatamente soprattutto negli angoli di casa, intorno a porte e finestre o nelle zone basse delle pareti. Un altro segnale è la possibilità di vedere distacchi e rigonfiamenti, bisogna vedere se ci sono zone dove la finitura o l’intonaco potrebbero cedere. Tra i punti più importanti è controllare le pareti per capire se siano dritte o squadra, l’irregolarità è un campanello d’allarme.
Per lo stesso identico motivo è essenziale osservare spigoli e dettagli della casa, perché sono tra i punti critici e potrebbero indicare la presenza di infiltrazioni d’acqua. Nel caso in cui si dovesse notare anche uno di questi problemi appena indicati, il consiglio è rivolgersi a un professionista del settore che sappiamo dove andare a mettere le mani ed effettuare l’eventuale riparazione.
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